La Nuova Sardegna

Olbia

Con oltre un milione una vera marina per Porto San Paolo

Con oltre un milione una vera marina per Porto San Paolo

Sarà una struttura ecosostenibile con pontili galleggianti Il sindaco Lai: ora la convenzione, 36 mesi per fare l’opera

09 luglio 2018
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PORTO SAN PAOLO. La contraddizione non è solo di termini. Porto San Paolo non ha un vero porto. E nella splendida posizione in cui si trova, con vista sul paradiso di Tavolara, non avere una marina attrezzata è un po’ come tirare uno schiaffone alla bontà di madre natura. L’attesa è destinata però a finire. Il Comune porta a casa 1 milione e 285mila euro. Risorse inserite dalla Regione per la portualità di Porto San Paolo all’interno del Progetto di sviluppo territoriale Monte Acuto-Riviera di Gallura. Il progetto a cui il Comune aveva dato priorità era la marina. Insieme al milione destinato al porto, il comune di Loiri ottiene anche altri 500mila euro per la riqualificazione di un altro lotto della spiaggia di Porto Taverna, gioiello del patrimonio costiero.

Porto light. Nessuno si aspetti cantieri sul mare zavorrati di cemento tali da far scattare l’allarme degli ambientalisti. La marina di Porto San Paolo verrà realizzata con strutture leggere, per lo più pontili galleggianti. L’opera va inserita nel contesto normativo di un’area marina protetta e di un ecosistema fragile e di altissimo valore ambientale.

Il cronoprogramma. Dopo la firma del progetto di sviluppo tra i sindaci coinvolti (quelli della Comunità montana del Monte acuto e quelli dell’Unione dei comuni Riviera di Gallura) e l’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, l’agenda della burocrazia impone la firma della convenzione. C’è tempo fino al 30 luglio. Con questo atto Unione e Cm vengono delegati dalla Regione a realizzare gli interventi. Diventano cioè soggetti attuatori. Da quel momento scatteranno i 36 mesi entro i quali le opere dovranno essere progettate e realizzate. La gestione del porto sarà comunale. Attualmente i pontili sono gestiti dalla municipalizzata Multiservice.

Il Comune taglia i tempi. Per non invecchiare dietro i tempi bradipo della burocrazia, il sindaco Francesco Lai si è portato avanti. E ha dato l’incarico a un tecnico di elaborare lo studio di fattibilità del nuovo porto, strumento propedeutico all’incarico di progettazione. Lo studio conterrà alcune ipotesi di realizzazione del futuro porto elaborate in base a una serie di ricerche sulle correnti e la situazione delle maree. Costo dell’incarico 6mila euro. Una volta che la progettazione sarà affidata attraverso bando pubblico, il vincitore avrà già lo studio di fattibilità come punto di partenza su cui lavorare.

Mini porto. Allo stato attuale a Porto San Paolo ci sono due pontili galleggianti con una quarantina di posti barca. Tutti per piccole imbarcazioni, tra i sette e gli otto metri. L’obiettivo, con la nuova portualità, è aumentare il numero dei box sulle onde ma anche la lunghezza delle barche. «Siamo riusciti dopo un anno dal nostro insediamento a ottenere il finanziamento di uno dei principali punti del programma elettorale – afferma il sindaco Lai –. Speriamo di portare a termine questa opera entro il mandato. Un’opera che avrà enormi ricadute sul territorio dal punto di vista economico e contribuirà a sviluppare le attività a supporto del turismo nautico». (se.lu.)



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