La Nuova Sardegna

Olbia

Il Comune insiste sul “palazzone”

Il Comune insiste sul “palazzone”

Presentato l’appello contro la sentenza del Tar che aveva bloccato l’opera

21 luglio 2018
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OLBIA. La giunta Nizzi non ci sta e adesso ricorre in appello contro la sentenza del Tar. Tutto ruota attorno al palazzone che sarebbe dovuto sorgere in via Genova, nell’area dell’ex consorzio agrario. Quasi due mesi fa il tribunale amministrativo aveva dato ragione ai vicini condomini Bellavista e Genova 69, che, rappresentati dagli avvocati dello studio Ballero, avevano presentato un ricorso contro l’opera voluta dal Comune, che aveva resistito in giudizio ed era stato condannato a pagare le spese legali. Ma adesso la giunta, con due apposite delibere, dà il mandato ai suoi legali di ricorrere in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. Il progetto, di diversi anni fa, era stato ripreso in mano dall’amministrazione Nizzi con l’obiettivo di riqualificare l’ex consorzio. L’idea è quella di un palazzo di 28 metri, progettato dalla A. I. Consulting. Nel 2016 il via libera del Consiglio. Il Comune avrebbe dovuto anticipare 1 milione e 300mila euro per la progettazione e la direzione dei lavori. Metà del palazzo, in deroga al regolamento edilizio, sarebbe andato al Comune, l’altra metà ai privati. I condomini Bellavista e Genova 69, però, avevano presentato ricorso. Diverse le motivazioni. Il Tar aveva accolto in particolare la motivazione sulle distanze. Per esempio, nella sentenza si legge che «la distanza tra pareti finestrate andava maggiorata fino a raggiungere la misura corrispondente all’altezza del fabbricato più alto». Una distanza di circa 30 metri, mentre il Comune ne aveva previsti soltanto 10.

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