Il palazzo Corda ritrova lo splendore
Calangianus, quasi terminati gli interventi di restauro dell’antico edificio
29 luglio 2018
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CALANGIANUS. Stanno per essere ultimati i lavori del Palazzo Corda, quel palazzo in granito in via Angioi, nel cuore dl paese, costruito negli ultimi decenni del 1800 dal pioniere dell’industria del sughero Marco Corda, per decenni anche sindaco. E’ stato possibile recuperare l’intera struttura grazie all’impegno delle ultime amministrazioni: prima c’è stato chi ha acquisito dagli ultimi eredi l’immobile fatiscente e lo ha messo in sicurezza con il rifacimento del tetto, infine c è chi ha trovato il corposo finanziamento ( 800mila euro ottenuti tre anni fa dal Cipe di Roma (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per consentire l’opera di recupero e portare il palazzo agli antichi splendori con interventi mirati all’interno. Così è stato possibile ridare vita agli ambienti, alla scala interna, alla ringhiera, alle decorazioni delle stanze, ad alcuni dipinti murali. Una ditta di Budoni sta concludendo il restauro con maestranze qualificate per fare di questo edificio il palazzo principale del paese. Negli anni scorsi si sono affacciate varie idee sul suo possibile utilizzo. Ospitare la biblioteca comunale, il museo del costume, il Centro studi micologico di Gallura da valorizzare. Prima si pensava anche di ospiatre le sedute di consiglio comunale e un nuovo auditorium per le conferenze. La giunta Albieri deciderà. C’è attesa fra la popolazione perché ormai i vari interventi hanno fatto rinascere pitture e decorazioni, rimesso a nuovo i preziosi pavimenti.
Di certo si è davanti ad un autentico palazzotto gallurese in cui si fece festa anche per l’inaugurazione della ferrovia Tempio-Monti negli ultimi decenni del 1800. «Ora - dice il sindaco Fabio Albieri – abbiamo altri 120.000 euro per dotare la struttura di arredamenti. Stiamo studiando quali siano i più idonei ma certamente questo edificio deve diventare la sede di un laboratorio culturale che guardi al paese, alla sua storia ed alle prospettive future. In fondo sarà il miglior modo per onorare la memoria di un cittadino, Marco Corda, che ha tracciato ai suoi contemporanei una strada per il futuro. Dovremo esserne capaci anche noi». In questi giorni si restaura anche la fontana che però è un’opera di fine 1900. Restaurata e con lo zampillo in bella mostra, si avrà un bel colpo d’occhio su piazza Angioi. (p.z.)
Di certo si è davanti ad un autentico palazzotto gallurese in cui si fece festa anche per l’inaugurazione della ferrovia Tempio-Monti negli ultimi decenni del 1800. «Ora - dice il sindaco Fabio Albieri – abbiamo altri 120.000 euro per dotare la struttura di arredamenti. Stiamo studiando quali siano i più idonei ma certamente questo edificio deve diventare la sede di un laboratorio culturale che guardi al paese, alla sua storia ed alle prospettive future. In fondo sarà il miglior modo per onorare la memoria di un cittadino, Marco Corda, che ha tracciato ai suoi contemporanei una strada per il futuro. Dovremo esserne capaci anche noi». In questi giorni si restaura anche la fontana che però è un’opera di fine 1900. Restaurata e con lo zampillo in bella mostra, si avrà un bel colpo d’occhio su piazza Angioi. (p.z.)