La Nuova Sardegna

Olbia

Poltu Quatu, al nucleo K1 un infopoint per i turisti

di Walkiria Baldinelli
Poltu Quatu, al nucleo K1 un infopoint per i turisti

L’edificio in concessione a un privato. Da oltre 10 anni è un bene del Comune Il vicesindaco: «L’immobile è ancora in vendita, ma intanto diamo un servizio»

14 agosto 2018
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ARZACHENA. Anche l'amministrazione del sindaco Roberto Ragnedda è intenzionata a vendere il Nucleo K1. L'immobile di 600 metri quadri a Poltu Quatu, che porta il nome del mappale catastale, fu acquisito nel patrimonio comunale più di 10 anni fa, dopo una battaglia legale iniziata nel 2000 tra il Comune e la società romana che lo aveva realizzato abusivamente. In attesa di una nuova stima del valore dell'edificio – l'ultima perizia del 2009 valutava l'immobile in 2 milioni 385mila euro –, l'amministrazione lo ha concesso per tre mesi alla società privata Infrastrutture Sardegna 2000, che ha aperto un infopoint turistico comunale e che gestisce a sue spese. «Il valore della convenzione stipulata in via sperimentale da agosto a ottobre è di circa 23mila euro – spiega il vicesindaco Cristina Usai –. Ma l'azienda non verserà al Comune il canone trimestrale di affitto poiché si è accollata l'attivazione del punto di informazione, comprese le utenze idriche, elettriche, i consumi, la messa a disposizione di mobili, arredi, accessori e pulizie dei locali. Il fabbricato dunque rimane nella piena disponibilità del Comune, che potrà chiederne la restituzione in qualsiasi momento». L'infopoint è allestito al piano terra dell'immobile che si trova in un centro residenziale. È l'unica parte della struttura ultimata, costituita da cinque distinte unità, a uso ufficio. Il primo piano invece è un rustico, senza tramezzi interni. «Abbiamo accolto la richiesta dei privati per diversi motivi – spiega la Usai, con delega al Patrimonio dell'ente –. L'amministrazione ha la necessità di prolungare la stagione estiva sino a ottobre e l'attivazione del punto di informazione è dunque un'ulteriore risorsa per potenziare la promozione del territorio. Inoltre, l'azienda gestirà anche i servizi di allestimento mostre e opere d'arte richiesti dal Comune, così come l'organizzazione di manifestazioni pubbliche sino al 31 ottobre». Il K1 da oltre un decennio è nell’elenco dei beni alienabili del Comune. Una prima perizia del 2007 aveva quantificato il fabbricato in 2 milioni 145mila euro, con la seconda, nel 2009, l'importo era salito di altri 240mila euro. «A fine stagione verrà fatto un ulteriore aggiornamento del valore – dice il vicesindaco –. L'amministrazione è sempre intenzionata a vendere l'immobile, o in modo diretto oppure con un appalto in permuta. In sostanza, nel secondo caso, il denaro non sarà versato nelle casse comunali. Chi si aggiudicherà la struttura si impegnerà a costruire un'opera pubblica di uguale valore. Nel frattempo non volevamo lasciare l'edificio abbandonato a sé stesso, non solo per questioni di decoro. Le norme nazionali impongono che i beni del patrimonio pubblico non possono essere abbandonati».

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