La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il fronte dei mitilicoltori si spacca in due

di Dario Budroni
Olbia, il fronte dei mitilicoltori si spacca in due

Il sindaco Nizzi non incontra il presidente del Consorzio e le coop si dividono. Dopo la morìa, arriva lo stato di calamità naturale 

23 agosto 2018
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OLBIA. La mattinata comincia nell’anticamera dell’ufficio del sindaco, dove una segretaria, con un foglio in mano, fa l’appello dei mitilicoltori presenti. In mezzo a loro c’è anche Mauro Monaco, che è il presidente del Consorzio dei molluschicoltori. Monaco chiede se il Consorzio può partecipare all’incontro con Settimo Nizzi. La segretaria dice di no: possono entrare soltanto le cooperative. Monaco quindi gira i tacchi e si incammina verso l’uscita, seguito dai mitilicoltori arrivati insieme a lui. Tutti fuori, nessun incontro con il sindaco senza il presidente del Consorzio. Ma subito dopo arriva il secondo colpo di scena. Appena uscita la prima delegazione, ecco però che ne entra un’altra. Un secondo folto gruppo di mitilicoltori, con passo spedito, tra cui l’imprenditore Raffaele Bigi, sale le scale e incontra il sindaco in sala giunta. Il dato è chiaro: Consorzio e presidente delegittimati e fronte dei mitilicoltori spaccato in due. Tutto questo nei giorni più duri degli ultimi tempi. Cioè i giorni della morìa delle cozze, i giorni dell’ondata di caldo che ha fatto strage di mitili. Il sindaco Nizzi, dal canto suo, non commenta la spaccatura dei mitilicoltori, ma assicurata che presto la giunta delibererà lo stato di calamità naturale.

Le premesse. Dopo la devastante morìa, il Consorzio dei molluschicoltori, che da qualche anno raggruppa tutte e 18 le cooperative del golfo, attraverso il presidente Mauro Monaco aveva chiesto lo stato di calamità naturale. L’iter prevede questo: prima di arrivare in Regione, la richiesta deve essere innanzitutto deliberata dalla giunta comunale. Nei giorni scorsi il sindaco Nizzi, in una intervista alla Nuova, aveva però annunciato che, prima della delibera, avrebbe convocato tutti i mitilicoltori. Tutti quanti, ma non il presidente del Consorzio, con il quale non è mai andato d’accordo. Così è stato. L’incontro con le cooperative è stato quindi fissato per le 11.30 di ieri.

Mauro Monaco. Il presidente del Consorzio si è comunque presentato all’incontro con il sindaco. «Il Consorzio ha il compito di tutelare tutti, grandi e piccoli, anche coloro che non la pensano come me – afferma Mauro Monaco –. Questa bega è funzionale ad altre cose, ma io non voglio cadere nel tranello della politica. Ci sono attività in ginocchio e non possiamo stare sotto scacco, questa questione non può influire sui mitilicoltori. Ricordo però che la richiesta dello stato di calamità l’ha fatta il Consorzio e che il sindaco ha il dovere e il diritto di attivarla».

Settimo Nizzi. Il sindaco non commenta lo scontro a distanza Mauro Monaco. Per lui è importante il risultato. «È stata una bella riunione, un confronto davvero sereno. Noi siamo disponibili al dialogo e a fronteggiare l’emergenza – dice Nizzi –. Adesso attendiamo i dati della Assl e della Capitaneria. Poi delibereremo lo stato di calamità naturale. La sala dell’incontro era piena. Sono felice e contento di come sia andata la riunione con le società, che sono comunque loro a richiedere lo stato di calamità naturale». Lo stato di calamità dovrà essere deliberato entro lunedì.

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