La Nuova Sardegna

Olbia

Negozio allagato, il titolare: è colpa della nuova rotatoria

di Tiziana Simula
Negozio allagato, il titolare: è colpa della nuova rotatoria

La protesta del Centro dell’artigianato, in zona aeroporto «Lavori realizzati in pendenza senza curarsi di noi»

25 agosto 2018
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OLBIA. «In 25 anni di attività non era mai successa una cosa del genere, neppure quando ci sono stati gli alluvioni». Mezz’ora di temporale e nel negozio di Massimiliano Marras, uno dei proprietari del “Centro dell’artigianato”, in via Antonio Melis, in zona aeroporto, è successo il finimondo: il piazzale esterno trasformato in piscina e l’acqua che entrava prepotentemente all’interno del locale, filtrando perfino attraverso le vetrate dell’ingresso, chiuse per proteggere i clienti che erano all’interno. Ma ciò non è bastato a impedire il panico, né a evitare l’allagamento. Dentro il negozio, venti centimetri d’acqua e danni ingentissimi. Il commerciante punta il dito contro la nuova rotatoria realizzata di fronte al polo commerciale aperto all’inizio dell’estate. «I lavori della rotatoria sono stati fatti male – spiega – Sono stati realizzati in pendenza senza curarsi di noi, e inevitabilmente tutta l’acqua dell’area commerciale si è riversata nella zona più bassa, finendo dritta nel negozio. Poche e intasate da detriti e sporcizia le pozzette realizzate per far defluire le acque bianche. Quando è scoppiato il temporale, nel giro di pochi minuti, la strada e il piazzale sono diventati una piscina. Abbiamo chiuso immediatamente le vetrate per cercare di fermare l’acqua che arrivava a cascate, ma è filtrata lo stesso. I clienti erano terrorizzati, avevano i piedi in ammollo. Vedevamo il livello dell’acqua salire sempre di più – racconta ancora Massimiliano Marras – Abbiamo buttato per terra, tappeti tovaglie, asciugamani, materassi, tutto ciò che poteva servire per bloccare le fessure. Io mi sono dovuto arrampicare sul tetto del negozio e saltare nelle terrazze vicine fino ad arrivare in strada per liberare le poche pozzette, intasate da vegetazione e detriti. Qualche giorno fa, la zona era stata decespugliata ma le sterpaglie non erano state portate via».

Massimiliano Marras e la sua famiglia hanno raccolto l’acqua che ha allagato il negozio e i magazzini fino all’una del mattino. Per terra, ieri mattina, c’erano ancora tracce di fango, stracci e secchi, e cumuli di asciugamani e tovaglie vicino agli ingressi. Ingenti i danni: «Non meno di 25mila euro, a cui si aggiungono gli arredi. Tutti gli scaffali sono in legno – spiega il commerciante – Avevamo merce pronta da spedire, divani da consegnare...Niente, è stato tutto danneggiato. Nella sfortuna ci è andata bene perché è successo di giorno, quando eravamo in negozio. Fosse accaduto di notte, avremmo trovato la devastazione».

Ieri, è stato fatto un sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico comunale e la De Vizia ha fatto una pulizia accurata del piazzale.

«Il Comune deve intervenire al più presto per risolvere il problema. Tre o quattro pozzette non sono certamente in grado di far defluire l’acqua, ci voglio griglie lungo le strade e interventi decisivi prima che arrivi l’inverno».

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