La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, un porto per super yacht: il sindaco adesso accelera

di Dario Budroni
Olbia, un porto per super yacht: il sindaco adesso accelera

Nizzi: «Pronto lo studio preliminare, la zona del molo Brin diventerà un gioiello». Stop al restyling del circolo Acli: «Sarà trasferito, in quell’area non si tocca nulla»

26 agosto 2018
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OLBIA. L’idea resta sempre quella di un grande porto turistico e privato. Maxi yacht e super barche a vela ormeggiati direttamente davanti ai palazzi del centro storico. Un sogno che il sindaco Settimo Nizzi coltiva praticamente da sempre e che molto presto potrebbe vedere la luce. «Il futuro è questo e abbiamo già uno studio preliminare – assicura Nizzi –. Tutta la zona tra il molo Brin e il lungomare di via Redipuglia sarà trasformata in un gioiello. Si tratta di una svolta che gli olbiesi attendono da sempre». Nel frattempo, nel tratto di mare su cui si affaccia il centro storico non si potrà più toccare nulla. Un esempio: il Comune ha diffidato il circolo dei diportisti dell’Acli, che aveva preventivato un importante investimento per acquistare dei pontili galleggianti. Il messaggio del Comune è chiaro: lì, accanto al molo Bosazza, non si può fare nulla. «Vogliamo un grande porto turistico e non dei piccoli interventi spot – dice Nizzi –. L’Autorità portuale ha proposto al circolo di trasferirsi lungo viale Isola Bianca, vicino alla Lega navale. Io sono assolutamente d’accordo».

Il porto turistico. Il Comune lavora a stretto contatto con l’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. «Con il presidente Massimo Deiana è in atto una forte interlocuzione – sottolinea il sindaco –. I nostri progetti vanno avanti e contiamo di vedere presto il porto turistico». Per parlare di dettagli forse è ancora presto. Ma è sicuro che prima o poi entreranno in ballo i privati, come per esempio la società Quay Royal, che ormai da anni porta avanti il suo progetto sul molo Brin. «È ovvio che tutto nascerà da una iniziativa pubblica – dice Nizzi –. Ma è normale che la realizzazione e la gestione sarà privata. Gli interessati non mancano di certo».

Il dragaggio. Prima di procedere, il Comune dovrà attendere la conclusione dell’iter del piano regolatore del porto. «Siamo fiduciosi – afferma Nizzi –. Prima sarà pubblicato quello dell’Authority e poi il nostro». Poi è ovvio che ci saranno da compiere ulteriori lavori. «Come per esempio il dragaggio del golfo» ricorda il sindaco.

Lo stop al circolo. I soci del circolo dei diportisti dell’Acli avevano preventivato un restyling della loro zona attraverso la sistemazione di nuovi pontili galleggianti, per un investimento di centinaia di migliaia di euro. La concessione del circolo scade nel 2020. E visto che il Comune proprio nella stessa area conta di costruire un porto turistico, difficilmente i diportisti riusciranno a farsi riassegnare le aree. Intanto, il Comune ha inviato una lettera di diffida amichevole. Un modo per far capire che per quella zona ci sono altri progetti. Ora il circolo dovrà valutare se trasferirsi vicino alla Lega navale.

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