La Nuova Sardegna

Olbia

Fantasmi in Costa Smeralda, i ghostbusters cercano l'ultima Romanov

Dario Budroni
Le principesse Olga, Tatiana, Maria e Anastasia Romanov nel 1916
Le principesse Olga, Tatiana, Maria e Anastasia Romanov nel 1916

Lo spettro della principessa Anastasija sarebbe stato avvistato sei volte

16 settembre 2018
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PORTO CERVO. Lo zaino protonico è roba da film anni ottanta. Gli acchiappafantasmi del mondo reale indossano un camice bianco e agitano nell'aria un preciso rilevatore di campi elettromagnetici. Niente sirene, zero lampeggianti. Se necessario, per mettersi sulle tracce di spettri e ombre sospette, loro si muovono in aereo. Perché le segnalazioni arrivano da tutta Italia e non risparmiano neanche la Sardegna. L'ultimo avvistamento viene dalla Gallura: c'è un fantasma che si aggira per Porto Cervo. E non è quello di un pinco pallino qualsiasi. È Anastasija Romanov, figlia dell'ultimo zar di Russia, sacrificata 100 anni fa sull'altare della rivoluzione bolscevica. Adesso, un secolo dopo il suo assassinio, la principessa sarebbe tornata a farsi notare in mezzo ai vivi. Per farlo avrebbe scelto un posto davvero niente male: Porto Cervo, tra yacht, ville da sogno e hotel di lusso. Giurano di averla vista in sei. Uno dei testimoni ha quindi ha digitato il numero dell'associazione National ghost uncover, cioè gli acchiappafantasmi capitanati dal romagnolo Massimo Merendi. A fine mese i Ghostbusters sbarcheranno in Gallura e come dei veri detective del paranormale daranno il via alle indagini. «Però sia chiaro, noi non siamo acchiappafantasmi. Più che altro siamo degli scova fantasmi - specifica Merendi -. Perché nessuno al mondo è mai riuscito ad acchiappare un fantasma. Noi li studiamo».

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Fantasmi a Porto Cervo. L'associazione National ghost uncover conta più di cento iscritti in tutta Italia. Opera dal 2010 e fino a oggi ha raccolto un qualcosa come duemila segnalazioni. «Ci hanno segnalato di tutto. Fantasmi, vampiri, streghe, ufo, licantropi - racconta Massimo Merendi -. Da Porto Cervo sono arrivate diverse segnalazioni, registrate ancor prima della nascita della nostra associazione». Massimo Merendi non ha alcun timore di non essere preso sul serio. «Anche nella nostra associazione c'è chi non crede ai fantasmi ma che è tuttavia curioso - dice -. Il fatto che sia stato avvistato un fantasma a Porto Cervo, comunque, non deve stupire. Loro appaiono spesso in luoghi del genere, come per esempio Cortina, Portofino e Saint Moritz». A Porto Cervo, la capitale della Costa Smeralda, sono stati registrati più avvistamenti. «Il primo nel 2008, vicino a una bellissima struttura, quando alcune persone avevano visto una nebulosa in movimento e vagamente luminescente - continua Merendi -. Nel 2010, nella stessa zona, tre persone avevano visto una strana ombra senza alcuna luce che potesse crearla. Invece nel 2015, in piena estate, altre persone avevano notato un'altra figura dai contorni confusi e molto vicina a loro».

Lo spettro di Anastasija. Nel luglio 2018 l'ultimo avvistamento: Anastasija. «Sei persone hanno visto uscire da uno stabile una ragazza giovane, elegante, molto alta e vestita di chiaro - spiega il presidente di National ghost uncover -. Ha parlato in francese, lingua utilizzata nelle corti europee, e ha detto di essere Anastasija Romanov. Voleva andare a Parigi e quindi ha chiesto quale fosse l'aeroporto più vicino. Ha anche detto di trovarsi in un luogo davvero molto bello. Subito dopo, però, è scomparsa nel nulla, proprio lì in mezzo ai testimoni». Per Massimo Merendi i dubbi stanno quasi a zero. Quello è il fantasma di Anastasija. «Anche perché sempre a luglio Anastasija è stata avvistata anche a Massa - dice Merendi -. E anche in quel caso aveva detto di voler andare a Parigi».

Ghostbusters in azione. Raccolte le prime informazioni, a fine mese Massimo Merendi e il suo staff di acchiappafantasmi prenderanno l'aereo e sbarcheranno in Gallura. «Verremo a Porto Cervo e ci metteremo a indagare - spiega il capo dei Ghostbusters italiani -. Però prima avviseremo tutti, per evitare che la gente si allarmi. Agiamo con un camice bianco e con alcuni particolari strumenti, come i rilevatori di campi elettromagnetici e i rilevatori che intercettano le modifiche di umidità e temperatura. Sono strumenti che aiutano a escludere qualunque altro tipo di interazione, servono per capire se il fenomeno sia puro». Chi dovesse vedere degli uomini vestiti di bianco in giro per Porto Cervo potrà stare più che tranquillo. «Nessun allarme batteriologico. Saremo noi, ci piace essere anche un po' pittoreschi».

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