La Nuova Sardegna

Olbia

A maggio un “rilascio” verso il mare

A maggio il bacino aveva superato i 102 milioni di metri cubi d’acqua e ci sono state diverse operazioni di rilascio d’acqua a valle verso il mare. Le montagne e le colline dell'Alta Gallura si sono...

17 settembre 2018
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A maggio il bacino aveva superato i 102 milioni di metri cubi d’acqua e ci sono state diverse operazioni di rilascio d’acqua a valle verso il mare. Le montagne e le colline dell'Alta Gallura si sono spremute e hanno drenato l’acqua a valle e nei fiumiciattoli che arrivano al bacino artificiale che si trova, in prevalenza, nel Comune di Luras. Il punto limite scatta attorno ai 104 milioni di metri cubi d’acqua, quando le ventole di paratie si aprono in automatico con la spinta dell’acqua con forti precipitazioni. Si registra così un’inclinazione a seconda di quanto è la spinta ricevuta dall’acqua. Diversamente, ci vuole la spinta manuale con manovra idraulica da parte di un operatore su autorizzazione di un ingegnere responsabile perché non c’è la spinta sufficiente per far scattare i meccanismi di rilascio. L’operatore specializzato scende a quota 180 e sistema il tutto dando l’inclinazione necessaria al rilascio dell’acqua. (s.d.)

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