La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Gli autobus regionali viaggiano in direzione opposta alla destagionalizzazione. Accendono i motori il 15 giugno e li spengono il 15 settembre. Quasi un paradosso per un’isola per cui si annuncia un mese di settembre dal volto estivo. Un disagio che non fa guadagnare sicuramente stelle alla Maddalena come meta turistica. La mancanza di trasporti per raggiungere Caprera e le spiagge della panoramica finisce per essere una delle principali lamentele dei vacanzieri. Che diventa inevitabile pubblicità negativa. Per questo motivo il sindaco Luca Montella ha scritto all’assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu. Con toni cortesi ma decisi, il primo cittadino mette in evidenza una situazione paradossale. E chiede all’esponente della giunta Pigliaru una soluzione per la prossima stagione. «Tra le principali linee programmatiche di questa amministrazione c’è quella di creare un piano di destagionalizzazione che consenta di promuovere un modello di turismo che vada oltre l’estate, organizzando iniziative culturali e sociali dalla primavera all’autunno – scrive Montella –. Gli sforzi compiuti in questi anni hanno dimostrato l’attualità e la validità di un certo tipo di programmazione che ha richiesto notevoli investimenti pubblici. L’elaborazione di queste strategie, studiate durante il periodo invernale, sebbene abbiano dato a questa città i risultati sperati si scontrano con il problema ormai annoso del servizio di trasporto pubblico interno tramite autobus, previsto dal 15 giugno al 15 settembre. Un servizio regionale che inizia tardi e finisce troppo presto creando gravissimi disagi che ricadono inesorabilmente sia sulla scelta del territorio, sia sull’amministrazione comunale che non ha disponibilità per ottemperare con suoi mezzi a una grave carenza». Il sindaco Montella chiede all’assessore Careddu un intervento. «Mi rivolgo a lei nell’auspicio che possano immediatamente correggersi le contraddizioni portate da un servizio troppo limitato nel tempo, là dove la Regione stessa, da un lato chiede e promuove la destagionalizzazione e dall’altra non provvede con atti concreti e non rinviabili».