processo
Detenzione abusiva di armi: il gup assolve due fratelli di Luras
LURAS. Erano finiti nei guai due anni fa, nel novembre 2016, quando i carabinieri di Luras durante una perquisizione domiciliare avevano trovato una pistola e diverse cartucce. Due fratelli di Luras,...
06 ottobre 2018
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LURAS. Erano finiti nei guai due anni fa, nel novembre 2016, quando i carabinieri di Luras durante una perquisizione domiciliare avevano trovato una pistola e diverse cartucce. Due fratelli di Luras, Riccardo e Gianmario Scanu, di 23 e 26 anni, erano stati denunciati con l’accusa di detenzione abusiva di armi e munizioni. Ma due giorni fa, il gup del tribunale di Tempio, Andrea Pastori, in udienza preliminare, li ha assolti “perché il fatto non sussiste”. I due fratelli, entrambi difesi dall’avvocato Nino Vargiu, avevano chiesto di essere giudicati con rito abbreviato.
Secondo l’accusa, la pistola rinvenuta nell’abitazione dei fratelli Scanu era una scacciacani modificata. All’esito dell’esame dei Ris di Cagliari è emerso, però, che l’arma era inutilizzabile. Durante la discussione, il difensore è riuscito a dimostrare anche che le cartucce calibro 12 sequestrate dai militari, non appartenevano ai due ragazzi ma al padre che era cacciatore, ed erano detenute legalmente. Tesi difensiva che ha convinto il gup che ha assolto i due giovani. (t.s.)
Secondo l’accusa, la pistola rinvenuta nell’abitazione dei fratelli Scanu era una scacciacani modificata. All’esito dell’esame dei Ris di Cagliari è emerso, però, che l’arma era inutilizzabile. Durante la discussione, il difensore è riuscito a dimostrare anche che le cartucce calibro 12 sequestrate dai militari, non appartenevano ai due ragazzi ma al padre che era cacciatore, ed erano detenute legalmente. Tesi difensiva che ha convinto il gup che ha assolto i due giovani. (t.s.)