La raccolta delle cozze può riprendere
Revocata l’ordinanza che aveva imposto il blocco per la presenza di batteri fecali
20 ottobre 2018
1 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Revocata l’ordinanza che per alcuni giorni ha vietato la raccolta di cozze e arselle nello specchio di mare compreso tra l’isola del Cavallo, le foci del Padrongianus e lo Scoglio di Mezzocammino. Il provvedimento del sindaco arriva dopo il blocco reso necessario dalla presenza di batteri fecali nelle acque. Martedì Settimo Nizzi, dopo aver ricevuto le relazioni del Dipartimento di prevenzione servizio igiene della Ats–Assl, aveva ordinato lo stop alla raccolta e alla vendita delle cozze allevate nell’ansa sud del golfo. La revoca fa tirare un sospiro di sollievo al Consorzio dei molluschicoltori, che raggruppa le cooperative dei mitilicoltori, ma resta l’esigenza di capire cosa sia successo e quale sia stata la causa dell’inquinamento temporaneo. Il Consorzio, presieduto da Mauro Monaco, aveva spiegato che le cozze, acquistate in Spagna, erano state messe in acqua assolutamente sane. Di conseguenza l’inquinamento sarebbe avvenuto in mare, probabilmente per via di uno scarico abusivo o per il guasto di qualche impianto lungo il fiume Padrongianus. Ecco perché ha inviato una richiesta alla Provincia e all’Arpas con cui chiede « se nel periodo compreso tra il 29 settembre e il 16 ottobre si siano verificati eventi anomali di origine antropica tali da determinare un elevato inquinamento microbiologico del golfo».