“Una stanza tutta per sé” per le vittime di violenza
di Stefania Puorro
In questo spazio le donne che hanno subìto abusi potranno parlare e denunciare Si concretizza anche in città l’accordo tra Soroptimist e l’Arma dei carabinieri
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OLBIA. Uno spazio speciale in cui parlare, raccontare, liberarsi dall’incubo. Uno spazio in cui la donna può denunciare un abuso, una violenza, un’aggressione, sentendosi protetta. E’ “la stanza tutta per sé”, che fa parte del progetto portato avanti a livello nazionale dall’Arma dei carabinieri e da Soroptimist International (un’associazione mondiale di donne di elevata qualificazione professionale).
Nelle caserme di tutta Italia, negli ultimi quattro anni, sono già state aperte tante di queste stanze. E adesso, tra la fine del mese di novembre e i primi di dicembre, anche la Gallura avrà la sua, all’interno del reparto territoriale dei carabinieri (in viale Degli Astronauti) su iniziativa di Soroptimist Gallura, guidato da Maria Grazia Molinas. E’ già stata individuata, in un’ala della caserma, la “Stanza tutta per sé”: dovrà essere solamente sistemata, arredata e attrezzata di tutto ciò che occorre. E avrà anche uno spazio giochi per i bambini, spesso vittime di violenza assistita e altrettanto spesso vittime di abusi.
Il concerto. In attesa che arrivi il giorno dell’inaugurazione, l’associazione Soroptimist Gallura si è già mobilitata. Così, domenica 28 ottobre alle 19, il coro “Tell The Gospel” terrà il concerto “Una voce per Ascoltare”. L’appuntamento (lo presenterà Mauro Orrù) è stato fissato nella chiesa di Nostra Signora De La Salette e le offerte raccolte (tutti sono invitati a partecipare) saranno appunto destinate alla realizzazione del progetto.
Ambiente protetto. «La “Stanza tutta per sé” è un’aula per le audizioni delle vittime di violenza. Un ambiente protetto dove le donne potranno usufruire di un’accoglienza dignitosa e rassicurante - spiega la presidente di Soroptimist Gallura Maria Grazia Molinas -, rispettosa del momento difficile che segue la scelta coraggiosa di denunciare le violenze subite. Oltre a un ambiente confortevole, la stanza sarà dotata di un sistema audio video che permette la registrazione in maniera discreta. Questo progetto servirà a ridurre l’impatto psicologico per una donna già provata dalla violenza e servirà anche a facilitare il momento della denuncia. La “Stanza tutta per sé” che aprirà nei locali del reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, sarà inoltre dotata di un ambiente attrezzato per il riconoscimento dei presunti aggressori».
Il significato. “Una stanza tutta per sè” è il titolo di un saggio di Virginia Woolf in cui la scrittrice inglese parla di una stanza dove lei riesce a concentrarsi e a scrivere. “E tutte le donne - dice lei -, dovrebbero avere un luogo simile dove poter raccogliere i propri pensieri e poi trovare il modo di esprimerli”. E, quindi, nel peggiore dei casi, anche quando la donna deve raccontare una violenza che ha subito. Uno dei motivi principali che ha spinto Soroptimist International a pensare a “Una stanza tutta per sé” (la prima è stata aperta a Torino, nel 2014) è legato anche all’ancora ridotto numero di denunce da parte delle donne. Sì, sono ancora poche coloro che trovano la forza e il coraggio prima di reagire e poi di raccontare tutto il loro dolore e lìinfinita sofferenza che hanno dovuto sopportare .
Nelle caserme di tutta Italia, negli ultimi quattro anni, sono già state aperte tante di queste stanze. E adesso, tra la fine del mese di novembre e i primi di dicembre, anche la Gallura avrà la sua, all’interno del reparto territoriale dei carabinieri (in viale Degli Astronauti) su iniziativa di Soroptimist Gallura, guidato da Maria Grazia Molinas. E’ già stata individuata, in un’ala della caserma, la “Stanza tutta per sé”: dovrà essere solamente sistemata, arredata e attrezzata di tutto ciò che occorre. E avrà anche uno spazio giochi per i bambini, spesso vittime di violenza assistita e altrettanto spesso vittime di abusi.
Il concerto. In attesa che arrivi il giorno dell’inaugurazione, l’associazione Soroptimist Gallura si è già mobilitata. Così, domenica 28 ottobre alle 19, il coro “Tell The Gospel” terrà il concerto “Una voce per Ascoltare”. L’appuntamento (lo presenterà Mauro Orrù) è stato fissato nella chiesa di Nostra Signora De La Salette e le offerte raccolte (tutti sono invitati a partecipare) saranno appunto destinate alla realizzazione del progetto.
Ambiente protetto. «La “Stanza tutta per sé” è un’aula per le audizioni delle vittime di violenza. Un ambiente protetto dove le donne potranno usufruire di un’accoglienza dignitosa e rassicurante - spiega la presidente di Soroptimist Gallura Maria Grazia Molinas -, rispettosa del momento difficile che segue la scelta coraggiosa di denunciare le violenze subite. Oltre a un ambiente confortevole, la stanza sarà dotata di un sistema audio video che permette la registrazione in maniera discreta. Questo progetto servirà a ridurre l’impatto psicologico per una donna già provata dalla violenza e servirà anche a facilitare il momento della denuncia. La “Stanza tutta per sé” che aprirà nei locali del reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, sarà inoltre dotata di un ambiente attrezzato per il riconoscimento dei presunti aggressori».
Il significato. “Una stanza tutta per sè” è il titolo di un saggio di Virginia Woolf in cui la scrittrice inglese parla di una stanza dove lei riesce a concentrarsi e a scrivere. “E tutte le donne - dice lei -, dovrebbero avere un luogo simile dove poter raccogliere i propri pensieri e poi trovare il modo di esprimerli”. E, quindi, nel peggiore dei casi, anche quando la donna deve raccontare una violenza che ha subito. Uno dei motivi principali che ha spinto Soroptimist International a pensare a “Una stanza tutta per sé” (la prima è stata aperta a Torino, nel 2014) è legato anche all’ancora ridotto numero di denunce da parte delle donne. Sì, sono ancora poche coloro che trovano la forza e il coraggio prima di reagire e poi di raccontare tutto il loro dolore e lìinfinita sofferenza che hanno dovuto sopportare .