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Criminalità a Olbia, il comitato di San Simplicio: «Serve un presidio fisso»

Criminalità a Olbia, il comitato di San Simplicio: «Serve un presidio fisso»

I residenti della zona chiedono la presenza costante delle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi i carabinieri avevano sequestrato droga, armi e refurtiva

23 ottobre 2018
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OLBIA. L’elicottero nei cieli e le pattuglie a terra hanno regalato un paio di giorni di serenità. Chi vive nella fetta di città che si sviluppa tra la basilica di San Simplicio e via Vittorio Veneto ha salutato con una certa soddisfazione la maxi operazione dei carabinieri di qualche giorno fa. Il problema, però, è che il quartiere ci ha messo davvero poco tempo a piombare nuovamente nel suo personale incubo criminalità, tra spaccio, risse e prostituzione. Per questo il comitato di quartiere di San Simplicio, nato da poche settimane anche per denunciare degrado e malavita nella zona, adesso chiede un salto di qualità nella lotta alla delinquenza.

«Ringraziamo i carabinieri per l’operazione dello scorso giovedì. Finalmente lo Stato si è fatto vedere e sentire – commenta Andrea Marrosu, appena eletto presidente del nuovo comitato –. Però adesso quello che chiediamo è un presidio fisso delle forze dell’ordine, perché questo è un quartiere che è stato lasciato per troppo tempo allo sbando. Dopo l’operazione dei carabinieri abbiamo finalmente notato una certa tranquillità. La calma, però, è finita dopo un paio di giorni».

L’operazione del reparto territoriale dei carabinieri, guidato da Alberto Cicognani, giovedì ha portato alla scoperta di una «centrale del crimine» in una mansarda di via Brigata Sassari, dove sono state trovate 42 bici rubate, droga, armi, esplosivi e parecchia refurtiva. Ora i carabinieri sono al lavoro per ricostruire la rete di cui faceva parte il giovane proprietario della mansarda, Marian Danut Mindrescu, 21 anni, romeno, arrestato giovedì sera. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Daniela Peru, è in attesa dell’udienza di convalida che si svolgerà oggi. Tra le altre cose, sempre giovedì, nella stessa zona i militari hanno controllato diversi esercizi commerciali e anche alcune persone. Controlli che hanno interessato anche altre zone particolarmente difficili, come lo stesso centro storico.

Rione difficile. Zona San Simplicio è da tempo un posto abbandonato a se stesso. E così la scorsa estate è nato un comitato di quartiere composto soprattutto da giovani residenti pieni di buone idee e pronti a rimboccarsi le maniche. L’obiettivo non è fare le barricate contro il Comune ma proporre una serie di soluzioni. «Nella nostra zona i problemi sono parecchi e riguardano diversi ambiti – spiega il presidente Andrea Marrosu –. Tra i problemi maggiori, purtroppo, la criminalità. Siamo costantemente testimoni di troppi fenomeni malavitosi, come per esempio spaccio e prostituzione». Poi non mancano i furti e le risse in mezzo alla strada, come quella dello scorso agosto.

Un presidio fisso. I carabinieri hanno già annunciato che le operazioni contro la criminalità non sono finite qui e che nei prossimi giorni potrebbe scattare una nuova serie di controlli. Nel frattempo, però, il comitato di San Simplicio propone l’idea di un presidio fisso delle forze dell’ordine. «In particolare in via Vittorio Veneto, dove sostano e partono i pullman – continua il presidente del comitato –. Quella zona è un vero e proprio crocevia. Lì accade un po’ di tutto». Insomma, la strada per far tornare un minimo di tranquillità nel quartiere è ancora lunga. «Qui lo Stato è stato assente per troppo tempo e di conseguenza la situazione è degenerata – conclude Marrosu –. Per questo siamo convinti che sia necessario il presidio fisso. Per quanto ci riguarda, noi siamo pronti a proporre idee e iniziative per migliorare il posto in cui viviamo».

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