La Nuova Sardegna

Olbia

Ingegnere di Badesi ferito nell'inseguimento dei carabinieri: non è stato un proiettile

Tiziana Simula
Ingegnere di Badesi ferito nell'inseguimento dei carabinieri: non è stato un proiettile

Depositata la perizia disposta dalla Procura. Esclusa la compatibilità con lesioni da arma da fuoco

24 ottobre 2018
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BADESI. I fori sul braccio di Domenico Sanna non sono compatibili con ferite da arma da fuoco. A escludere che l’ingegnere 36enne di Badesi sia stato raggiunto da un colpo di pistola è la perizia eseguita dal consulente nominato dalla Procura, Salvatore Lorenzoni. Un esito che contrasta con quanto detto dal giovane, confermando invece quanto sostenuto dai carabinieri. Domenico Sanna era rimasto ferito al braccio destro e al labbro superiore il 4 settembre scorso durante un inseguimento da parte dei carabinieri di Trinità D’Agultu che l’avevano, poi, arrestato con l’accusa di minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane dice – e questo lo aveva riferito anche al medico del Pronto soccorso – che i buchi nel braccio e la ferita sul labbro erano stati provocati dai proiettili esplosi da un militare, mentre il carabiniere afferma di aver sparato sì, ma un colpo in aria per paura di essere aggredito dal grosso cane che Domenico Sanna aveva con sé, e che il giovane si era ferito cadendo dopo aver sentito lo sparo. Una vicenda delicata e complessa sulla quale la Procura ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza, scrivendo nel registro degli indagati per lesioni aggravate E. M. 51 anni, il carabiniere in servizio nella stazione di Trinità D’Agultu che aveva esploso il colpo di pistola, e dando incarico a un consulente per accertare la natura e le cause delle lesioni riportate dal 36enne.

La perizia è stata eseguita e depositata. Esclude che le ferite possano essere attribuite a un colpo d’arma da fuoco, ma non si esprime in merito alla natura e all’origine delle lesioni.

«Prendiamo atto con una certa sorpresa della perizia eseguita dal consulente del pubblico ministero – commenta il difensore di Domenico Sanna, l’avvocato Luca Tamponi – Di fatto, non è soddisfacente in quanto non risponde al quesito posto dal pubblico ministero non individuando le cause e la natura delle lesioni riportate dal mio assistito, uscito di casa sano e ritornato ferito e sanguinante. Ci riserviamo di valutare l’opportunità di una contro perizia».

Breve il commento del difensore del carabiniere, l’avvocato Mario Rosati. «Valuteremo insieme all’Arma e al comandante di compagnia le eventuali azioni da intraprendere». Domenico Sanna è attualmente sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Sassari.

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