La Nuova Sardegna

Olbia

Tavolara, riecco il micromammifero

Tavolara, riecco il micromammifero

Sorpresa nell’Amp: il mustiolo ricompare dopo l’eradicazione del ratto nero

24 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Hanno cacciato il ratto nero e alla fine è ricomparso lui. Il mustiolo, il mammifero più piccolo del mondo. Pensavano che a Tavolara fosse praticamente scomparso. Invece no. Una volta eradicato il ratto nero, che sull’isola aveva messo a serio rischio la sopravvivenza della berta minore, i ricercatori dell’Area marina protetta per la prima volta in assoluto sono riusciti a osservare due esemplari del micromammifero. Una sorpresa che conferma l’importanza del progetto Life Puffinus, cioè la strategia di eradicazione delle specie aliene dall’isola che si è conclusa con successo qualche settimana fa. «Il mustiolo è una delle due specie di mammiferi più piccole del mondo: da adulto può arrivare ai 3 grammi di peso, circa 1/10 di un topolino domestico – spiegano dall’Area marina protetta di Tavolara –. Ha una distribuzione ampia che comprende tutta l’area mediterranea, oltre a parte dell’Africa e dell’Asia. È però una specie molto elusiva e difficile da catturare con i normali trappolaggi per micromammiferi, per cui la sua presenza, a livello locale, passa facilmente inosservata. In Sardegna, dove sembra essere arrivato nell’antichità al seguito dell’uomo, è ampiamente diffuso e segnalato anche all’Asinara». Poi la sorpresa a Tavolara. «Nell’isola numerosi resti ossei erano stati osservati da un ricercatore negli anni Sessanta, ma da allora non era stato più segnalato. Nelle indagini svolte prima dell’eradicazione, nonostante i molti tentativi, non era mai stato catturato. Sapevamo però che era presente dal ritrovamento di un vecchio cranio e poi di un esemplare trovato morto – continuano dall’Area marina protetta –. Lo scorso anno, immediatamente dopo la distribuzione delle esche rodenticide, abbiamo tentato di ottenere informazioni sulla sua frequenza con 30 trappole appositamente studiate per catturarlo, tenute in funzione per cinque notti, ma di nuovo senza esito. La settimana scorsa, esattamente un anno dopo il primo tentativo e l’eradicazione dei ratti, abbiamo ripetuto il trappolaggio, catturando stavolta due esemplari, che per quanto ne sappiamo sono i primi mustioli di Tavolara osservati in vita. Data la difficoltà di cattura di questa specie, due esemplari non sono pochi e sembrano testimoniare proprio ciò che ci si attendeva: l’impatto dei ratti non si limita agli uccelli marini, e con la loro eradicazione abbiamo favorito anche questi piccolissimi mammiferi». (d.b.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative