Il naufrago racconta: "Lo scafo non ha retto un'onda, siamo affondati in tre minuti"
Alessandro Vitiello, maddalenino, con l'amico di Olbia, Renato Spano, sono rimasti immersi nelle acque del Tirreno per 55 ore
OLBIA. Certe volte la paura ti annebbia il cervello. Ti fa saltare i nervi e dimenticare tutto quello che ti è successo. Ma per Alessandro Vitiello le cose sono andate diversamente. Lui di questa quasi tragedia si ricorda qualsiasi cosa. La partenza, la barca che affonda, il suo corpo immerso nel Tirreno per 55 ore.
«Però dai, alla fine è andata bene. Guardami, sto benissimo. L'unico problema sono stati i crampi. Sai, quando si passa tanto tempo in acqua è normale. E non ho neanche sofferto tanto il freddo, sono un uomo di mare». Alessandro Vitiello, maddalenino, è uno dei due naufraghi che hanno seriamente rischiato di morire a 50 miglia dalle coste galluresi.
Anche il suo amico Renato Spano, olbiese, sta bene nonostante l'ipotermia e le forze che lo avevano quasi abbandonato. Per loro adesso è il momento della festa e del calore della famiglia. Poi arriverà il momento di individuare tutte le cause di quell'incidente che li ha quasi mandati all'altro mondo.L
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