La Nuova Sardegna

Olbia

Crolla l’intonaco a scuola Serra: ma è un’area chiusa

Crolla l’intonaco a scuola Serra: ma è un’area chiusa

Polemica dopo un post su Facebook. Un operaio racconta di essere rimasto ferito Interrogazione dei 5 stelle. L’assessore: procurato allarme, lì i bimbi non ci vanno

02 novembre 2018
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OLBIA. Tutto parte da un post digitato su Facebook. Si vede un bagno ricoperto da pezzi di intonaco e poi lui, l’operaio e autore del post, con il collare al collo per via della botta in testa. Infine alcune frasi tipo queste: «È successo nel mese di maggio in una scuola olbiese. Erano presenti i bambini, comprese le bidelle, i funzionari e il preside. Grazie a Dio è crollato addosso a me. Da quel giorno ho sempre capogiri e forti dolori al collo. E non mi hanno pagato un solo giorno di infortunio. Ora farò causa al Comune». L’autore del post è Antonio Dessì, più conosciuto come Antonio Tango, l’amministratore di una pagina Facebook con un certo seguito in città e a fasi alterne vicina all’amministrazione Nizzi. Nel giro di poche ore il suo post è diventato un caso politico, scatenando non poca apprensione in città. I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio, hanno quindi presentato una interrogazione indirizzata al sindaco Settimo Nizzi. Subito dopo, però, è arrivata la precisazione seccata dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione: «È procurato allarme, quello non è il bagno della scuola. È un’area interdetta dove i bambini non ci mettono piede, nella maniera più assoluta».

Il Movimento 5 stelle. I consiglieri del M5s, nella loro interrogazione, non fanno alcun riferimento all’identità dell’autore del post e alla scuola in cui è accaduto il fatto, cioè l’istituto elementare di San Simplicio. Piccinnu e Ferinaio pretendono solo un chiarimento da parte dell’amministrazione comunale: «Corrisponde al vero il distaccamento dell’intonaco da un soffitto di una scuola elementare durante le ore di lezione e in occasione di un intervento di manutenzione? Quali azioni sono state messe in opera per garantire l’immediata sicurezza dei bambini? Corrisponde al vero che un operaio della partecipata comunale I&G Gallura spa in liquidazione (l’autore del post, ndr) era in servizio presso la scuola e che tipo di mansioni svolgeva al momento del presunto infortunio sul lavoro? Vorremmo rassicurazioni su regolarità nell’assunzione, denuncia Inail, risarcimento, stato di malattia».

L’assessore. Sabrina Serra, che non entra nel merito del presunto infortunio, ci tiene solo a rassicurare le famiglie dei bambini che frequentano la scuola di San Simplicio. «Quello in cui è caduto dell’intonaco è il bagno di un vecchio scantinato della scuola – spiega l’assessore –. È un’area interdetta e non agibile. Lì i bambini neanche si avvicinano. Nel mese di maggio, per via della rottura di un tubo, si era verificato il distacco dell’intonaco. Ma i bambini non hanno mai corso alcun tipo di pericolo e questo ci tengo a sottolinearlo. Per quanto riguarda lo scantinato, lo metteremo in sicurezza e lo trasformeremo in un magazzino per detersivi e attrezzi vari. Ma lì i bambini non ci sono mai entrati e mai ci entreranno». (d.b.)

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