La Nuova Sardegna

Olbia

Lungomare di Olbia, cantiere al via: la minoranza attacca Nizzi

Lungomare di Olbia, cantiere al via: la minoranza attacca Nizzi

La Coalizione civica: «Progetto nostro, nel 2015 il sindaco non era d’accordo». I lavori dureranno 700 giorni. Rivoluzione dal molo Bosazza al ponte di ferro

13 novembre 2018
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OLBIA. La rivoluzione del lungomare comincia con un camioncino e un po’ di transenne in piazza Crispi. È l’impresa che ha preso possesso di uno dei cantieri più attesi dagli olbiesi. I lavori dureranno due anni e serviranno per cambiare il volto del tratto di lungomare compreso tra il molo Bosazza e l’ex ponte di ferro. E siccome si tratta di un progetto che era stato partorito dalla giunta Giovannelli, adesso il gruppo di minoranza della Coaolizione civica e democratica ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa e a ricordare al sindaco Settimo Nizzi il periodo in cui si era dimostrato contrario all’opera. «Apprendiamo con piacere l’inizio dei lavori – dicono dal gruppo di minoranza di centrosinistra –. Con questo progetto verrà riqualificato uno degli angoli più belli della nostra città, prevedendo la realizzazione di nuove aree verdi e percorsi ciclo pedonali e l’abbattimento dell’ex caserma dei vigili del fuoco con il rifacimento di piazza Crispi. Un progetto fortemente voluto dalla passata amministrazione, progettato dai nostri tecnici comunali, e realizzabile grazie all’ottenimento di quasi 8 milioni di euro attraverso un accordo sancito tra il comune di Olbia, la Gallura sviluppo e il ministero dello Sviluppo economico». I lavori dureranno circa 700 giorni. «È un progetto che la scorsa amministrazione lasciò pronto per essere appaltato – continuano dalla Coalizione civica – Parliamo dell’anno 2016, prima delle elezioni comunali, e solo oggi a distanza di due anni e mezzo assistiamo all’inizio dei lavori. Anziché lodarsi, il sindaco dovrebbe pensare al tempo perso. È bizzarro pensare al fatto che potrebbe essere l’attuale sindaco a inaugurare quella stessa opera che solo ieri non voleva. Ricordiamo tutti, parliamo del 2015, la forte contestazione del progetto quando Settimo Nizzi sedeva tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, mentre dalla poltrona da presidente del Cipnes avviava un ricorso al Tar con l’obiettivo di dirottare quelle stesse risorse alla Pte, per intenderci quell’enorme opera attualmente in costruzione poco prima di Cala Saccaia». Infine un ultimo attacco frontale al sindaco Nizzi: «D'altronde è la storia che si ripete: lungomare, mattatoio, Puc e Pul. In campagna elettorale prometteva di stravolgere tutto il lavoro portato avanti dalla passata amministrazione, salvo poi ora affermarne il contrario. Sarà curioso vederlo quando taglierà il nastro inaugurale, con sottofondo il ritmo della nostra banda Mibelli, ed intorno una folta platea composta da amministratori locali, giornalisti e passanti. Sarebbe curioso sapere se, in quel momento, proverà un pochino di imbarazzo per la palese incoerenza dimostrata. Anche soltanto per un istante». (d.b.)



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