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Olbia

Prelievi sui conti dei clienti: il direttore delle Poste davanti al giudice

Prelievi sui conti dei clienti: il direttore delle Poste davanti al giudice

Si è aperto in tribunale il processo al dirigente di Calangianus È accusato di essersi appropriato dei risparmi di una 82enne residente a Londra

21 novembre 2018
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CALANGIANUS. Era stato colto in flagranza di reato e arrestato dalla guardia di finanza che lo teneva sotto controllo da tempo, mentre stava effettuando un prelievo utilizzando il bancomat postale di un’ignara correntista, una donna 82enne gallurese, ma residente a Londra. Per Maurizio Guerzi, 58 anni, di Tempio, direttore dell'ufficio postale di Calangianus si è aperto ieri il processo per appropriazione indebita e frode informatica.

Il giudice Camilla Tesi – pubblico ministero Angelo Beccu – ha dovuto rinviare l’udienza per via dell’astensione nazionale dalle udienze penali deliberata dalla giunta dell’Unione delle camere penali italiane prevista dal 20 al 23 novembre.

La Procura contesta al direttore infedele dell’Ufficio postale gallurese, difeso dagli avvocati Giovanni Inzaina e Pietro Diaz, di aver, in più occasioni, utilizzato indebitamente la carta di pagamento e il libretto di risparmio postale intestati a un’anziana correntista effettuando una serie di prelievi, di cui l’ultimo, per un importo di 600 euro, avvenuto il 5 ottobre 2015, giorno in cui era stato sorpreso in flagranza e arrestato dagli uomini della polizia tributaria del comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari. Guerzi, secondo l’accusa, sarebbe riuscito ad appropriarsi delle somme della 82enne accedendo e intervenendo sui dati contenuti nel sistema informatico. Da qui, l’accusa di frode informatica, reato per il quale è competente la Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Cagliari a cui, dalla prossima udienza, sarà passato il fascicolo. I finanziari avevano filmato il dipendente infedele mentre digitava il codice segreto di un bancomat postale e prelevava il danaro contante dalla cassa continua utilizzando un duplicato della carta bancomat intestata alla cliente. L’uomo in passato era già finito nei guai giudiziari per un analogo episodio di prelevamento indebito dai conti correnti postali a lui affidati, e condannato. (t.s.)

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