La Nuova Sardegna

Olbia

Una vita da attore: “Fiore gemello” lancia Mauro Addis

di Paolo Ardovino
I protagonisti del film: al centro, con la barba, Mauro Addis
I protagonisti del film: al centro, con la barba, Mauro Addis

Il mantra del 42 enne olbiese: "Essere propositivi, piuttosto che aspettare che le cose ti cadano addosso"

24 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. «Essere propositivi, piuttosto che aspettare le cose ti cadano addosso», questo il mantra di Mauro Addis, 42 anni, di Olbia. E la sua vita è all'insegna del dinamismo, costellata di scelte fatte, treni persi - come si suol dire - e occasioni afferrate al volo. Di professione fa l'attore ed è uno dei volti di "Fiore gemello" (2018), pellicola di Laura Luchetti che sta facendo il giro del mondo a suon di riconoscimenti. Per dire, la menzione della critica Fipresci all'anteprima al Toronto film festival, poi il debutto al London film festival, l'Antigone d'oro del festival Cinemed di Montpellier e il premio giuria giovani al festival del cinema italiano di Villerupt.

Riavvolgiamo il nastro. Mauro, giovanissimo, vuole fare della recitazione il suo lavoro. La tappa obbligatoria sarebbe Roma, Mauro invece trova un compromesso tra la famiglia, che lo vuole laureato, e la sua passione. «Mi sono trasferito a Bologna – dice – ho potuto così completare gli studi e laurearmi in giurisprudenza, e allo stesso tempo diplomarmi in un'accademia privata di recitazione». È già chiaro verso dove pende la bilancia: «Ho subito accantonato la laurea e iniziato col teatro».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17494197:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17494197:1653503652/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Una parentesi a Londra per imparare l'inglese, poi la capitale del cinema, Roma. Da lì primo agente, i tanti seminari di formazione e l'esigenza di doversi mantenere. «Ho iniziato gestendo vari locali in Sardegna, e molti pensavano fosse quella la mia principale occupazione, ma in una settimana stavo un giorno ad Olbia e sei a Roma, e così per dieci anni». In mezzo, ci sono le esperienze in diverse fiction. «A quel punto o ti accomodi o cerchi un'alternativa - spiega Addis –, io l'ho trovata quando una sera a Olbia ho conosciuto Matteo Pianezzi, altro attore olbiese, che stava facendo partire il Figari film festival e abbiamo iniziato a collaborare. Nascerà dopo anche il progetto dell'Olbia film network. Aspetta, mi senti?».

La linea telefonica va e viene, Mauro è in Myanmar in luna di miele. Due estati fa l'incontro con Laura Luchetti, regista di Fiore gemello. Il ruolo diventa subito suo. I protagonisti del film sono un ragazzo immigrato e la figlia di un trafficante di profughi. Mauro impersona proprio quest'ultimo. «Ma non è un film sull'immigrazione – sottolinea –, mi sono affezionato al mio personaggio, mi ha permesso di conoscere un mondo in cui non ero ancora entrato». Mentre il film raccoglie consensi, si pensa al futuro: «Alla nuova edizione dell'Olbia film network, poi ho un paio di progetti in teatro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative