La Nuova Sardegna

Olbia

L’anno della svolta: «Il futuro del borgo tra arte e regia unica»

di Dario Budroni
L’anno della svolta: «Il futuro del borgo tra arte e regia unica»

Salvemini: «Confronto con il ministero dei Beni culturali» Un tavolo con il Comune per l’organizzazione degli eventi 

09 dicembre 2018
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PORTO ROTONDO. Il borgo turistico guarda al futuro. E il 2019 sarà un po’ l’anno della svolta. Ne è pienamente convinto Leonardo Salvemini, il presidente del Consorzio di Porto Rotondo che ha appena approvato il bilancio di previsione del prossimo anno. «Non è un semplice bilancio, ma uno strumento che punta dritto al futuro – afferma Salvemini –. Abbiamo messo in cantiere diverse idee per valorizzare ancora di più Porto Rotondo. Insieme abbiamo tracciato una strada che proseguirà sicuramente oltre il mio mandato». Innanzitutto, c’è l’obiettivo di fare di Porto Rotondo un borgo dell’arte riconosciuto dal ministero. Inoltre si punterà a creare una cabina di regia unica per programmare la vita e le varie iniziative del borgo.

Il risveglio. Leonardo Salvemini, alla guida di un consorzio che tra l’altro nel 2019 festeggia i 50 anni dalla fondazione, lo dice chiaro è tondo: «Penso che questo bilancio, che si aggira sempre attorno ai 9 milioni di euro, sia quello del risveglio». Le sfide sono diverse. «Vogliamo aprire un confronto con il ministero dei Beni culturali per valorizzare Porto Rotondo come borgo dell’arte, considerando la storia del luogo e i numerosi artisti che qui hanno lasciato il segno. Pensiamo anche di realizzare un museo d’arte al teatro Ceroli. È un’idea che piace molto anche al conte Luigi Donà dalle Rose – dice Salvemini –. Poi pensiamo anche allo sport. Dobbiamo caratterizzarci sempre di più, anche in collaborazione con lo yacht club, e riqualificare gli impianti sportivi esistenti. Inoltre immaginiamo un borgo smart e green. Siamo molto attenti a questo tipo di tematiche. Per esempio, tra gli obiettivi c’è quello di creare una rete wi-fi libera e gratuita».

Cabina di regia. Il Consorzio poi proporrà una cabina di regia unica. «Questa è una idea in cui credo molto – spiega Leonardo Salvemini –. Vogliamo creare un tavolo insieme al Comune e altri enti per condividere le decisioni magari sugli eventi e sugli altri aspetti che possono riguardare il borgo. Questo ci permetterebbe anche di essere più forti con gli investitori e con eventuali sponsorizzazioni».

Il contenzioso. Attraverso il bilancio, naturalmente, il Consorzio ha stanziato tutti quei fondi relativi alla gestione del borgo, dalla manutenzione delle strade agli stipendi dei dipendenti. Inoltre è stato risolto un contenzioso civilistico piuttosto importante con la famiglia Molinas, che gestisce la marina. «Il contenzioso si basava sull’interpretazione di alcune norme statutarie – spiega Salvemini –. Ma abbiamo trovato l’accordo. Ho rapporti molto positivi con la famiglia Molinas».

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