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Rifiuti, le minoranze: «Costi spropositati e servizio carente»

Rifiuti, le minoranze: «Costi spropositati e servizio carente»

LA MADDALENA. Perplessità delle minoranze sulla gestione del servizio di nettezza urbana della municipalizzata “La Maddalena ambiente srl”. Al centro della polemica l'ultima variazione di bilancio...

10 dicembre 2018
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LA MADDALENA. Perplessità delle minoranze sulla gestione del servizio di nettezza urbana della municipalizzata “La Maddalena ambiente srl”. Al centro della polemica l'ultima variazione di bilancio da 1milione 600mila euro, recuperata dall'avanzo di amministrazione e ripartita tra costi di attrezzature e automezzi per garantire, come è invece riportato nella delibera approvata dalla maggioranza, (i consiglieri di opposizione erano usciti dall'aula prima della votazione), un efficace servizio di raccolta e trasporto rifiuti. Per i consiglieri Mauro Bittu, Roberto Zanchetta e Fabio Lai, la gestione della società in house è ancora carente. «L'amministrazione sta investendo una cifra spropositata rispetto ai servizi offerti, che è nettamente superiore a quella della Ciclat – commenta Bittu, della lista La Maddalena prima di tutto – . L'ex gestore svolgeva il medesimo servizio, ma senza l'ausilio di un parco mezzi comunale. La cifra complessiva è di 3milioni 760mila euro: un milione 600mila euro verranno spesi per l’acquisto dei mezzi, 1milione 100mila euro è quanto incassa la società in house in rate mensili dal Comune per il contratto base, 300mila è il costo di bonifica dell’ecocentro, 720mila quello per l'adeguamento delle strutture, 40mila euro le parcelle dei legali che hanno redatto lo statuto della municipalizzata». Aggiunge Zanchetta: «Per 5 mesi di lavoro, a fronte di un servizio scarso, l’amministrazione ha impegnato nella società in house una cifra sproporzionata, uno dei motivi per i quali si è scelta la gestione pubblica per la nettezza urbana era il risparmio di risorse. Inoltre, dagli atti, non si evincono né un piano industriale né tecnico- economico a sostegno del contratto di servizio assegnato». Lai sottolinea che non c'è stata alcuna riduzione della tassa rifiuti. «Come invece era stata annunciato durante la rimodulazione della tassa di sbarco – spiega –. Con parte degli introiti si sarebbe dovuta diminuire la Tari, poi con l'istituzione della municipalizzata l'amministrazione ha fatto un passo indietro. Assistiamo all’ennesimo bluff da pokerista, di chi punta a durare e non a governare. I cittadini che si aspettavano la riduzione della Tari nel 2019 rimarranno delusi, come i commercianti che nel 2017 se la sono vista aumentare del 2%. Le loro tasse sono servite per pagare, in questa prima fase, un servizio insufficiente che ha creato un forte danno di immagine durante l’estate». (w.b.)

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