La Nuova Sardegna

Olbia

Società del gas, immobili confiscati alla mafia anche in Costa Smeralda

La spiaggia di Cala del Faro
La spiaggia di Cala del Faro

La complessa operazione della Guardia di finanza di Palermo sugli investimenti della famiglia Brancato

21 dicembre 2018
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Olbia. Anche sequestri immobiliari a Cala del Faro nel quadro di una maxi operazione antimafia dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palermo. I militari stanno eseguendo la notifica del provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, di confisca connesso agli investimenti della mafia corleonese nelle società di distribuzione del gas, disposta su numerosi beni mobili e immobili, aziende, disponibilità finanziarie, contanti e preziosi, in Italia, Spagna e Andorra, fra cui anche alcuni beni in Sardegna.

"Il decreto di confisca è stato disposto _ si legge nel comunicato diffusa dalla Gdf  _ nei confronti di Maria D'Anna, classe ‘46, e delle figlie Monia e Antonella Brancato (classi '73 e '82) rispettivamente, vedova e figlie di  Ezio Ruggero Maria Brancato (deceduto nell’anno 2000), ex funzionario della Regione Sicilia fino al 1981, il quale aveva effettuato nel corso degli anni investimenti in alcune imprese palermitane, coinvolte, a partire dagli anni ’80, nel complesso processo politico imprenditoriale che ha portato alla realizzazione della rete di metanizzazione in Sicilia, nonché ai profitti derivanti dalla loro gestione e successiva vendita, avvenuta nel gennaio 2004, a favore della multinazionale spagnola “Gas Natural”, per un valore di oltre 115 milioni di euro".

Di questa cifra, "46 milioni _ prosegue il comunicato _ rappresentavano il profitto della cessione delle quote pagato alla vedova Brancato e alle figlie. In particolare, il Brancato era socio di sei società facenti capo al cosiddetto “Gruppo gas” con sede a Palermo, ritenute, come accertato dalle indagini nel tempo eseguite, sotto il controllo dei noti esponenti mafiosi Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano".

"Il frutto della maxi operazione di vendita delle società del Gas _ si legge ancora nel comunicato _è stato quindi reinvestito in società, mobilità finanziare, ma soprattutto in immobili di grande pregio a Palermo (fra i quali spiccano un intero palazzo con vista sul teatro Massimo, un attico sul Giardino Inglese, ed altri in via Dante o in zona Notarbartolo), in Sardegna (a Cala del Faro anel territorio di Arzachena) e all’estero".

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