La Nuova Sardegna

Olbia

Usura bancaria a Olbia, rinviati a giudizio due direttori e tre manager

Usura bancaria a Olbia, rinviati a giudizio due direttori e tre manager

L’accusa della Procura di Tempio nei loro confronti è di aver applicato interessi con tasso superiore al tasso soglia usuraio

21 dicembre 2018
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OLBIA. L’accusa della Procura di Tempio nei loro confronti è di aver applicato interessi con tasso superiore al tasso soglia usuraio. Il gup del tribunale di Tempio Cristina Arban ha rinviato a giudizio due direttori della filiale di Olbia di Corso Umberto di Banca Intesa e tre responsabili della direzione Marketing e Gestione della stessa banca. Il processo comincerà il 17 luglio. Sul banco degli imputati, Massimo Losengo e Patrizia Pillai, direttori della filiale rispettivamente nel 2009 e dal 2010 al 2014, e i responsabili Marketing e Gestione nello stesso periodo Renato Zanetti, Edro Menin e Andrea Lecce.

A presentare la denuncia era stato un autotrasportatore, il quale vedeva aumentare gli interessi, a suo dire, in maniera esponenziale. Inizialmente si era rivolto a un’associazione di tutela dei consumatori contro l’usura, a Roma, che ha compiuto una prima perizia sulle sue carte bancarie, rilevando che dal 2009 al 2014 gli erano stati applicati tassi superiori al massimo consentito dalla Banca d’Italia. Poi, era scattata la denuncia. E il via agli accertamenti da parte della Procura di Tempio. Che ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque, anche sulla base della relazione del consulente del pubblico ministero che rilevava l’applicazione di un tasso superiore al tasso soglia usuraio, anche se non viene accertato di quanto. L’autotrasportatore si è costituito parte civile con gli avvocati Angelo Merlini e Donatella Corronciu solo contro i tre manager ritenendo i direttori esecutori di direttive da parte degli uffici superiori. (t.s.)

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