La Nuova Sardegna

Olbia

Ambiente e tutela delle donne sorvegliati speciali della Procura

di Tiziana Simula
Ambiente e tutela delle donne sorvegliati speciali della Procura

Gregorio Capasso, alla guida dell’ufficio giudiziario da quatto mesi, intende creare dei pool ad hoc È ancora emergenza per la carenza di organico: chiesti tre nuovi magistrati. «Obiettivo: rinascere» 

22 dicembre 2018
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TEMPIO. Invertire la rotta. Il buon proposito per il 2019 è già chiaro al procuratore Gregorio Capasso e ai suoi (pochi) uomini. Perché, come spiega il magistrato pontino, ex componente dell’Associazione nazionale magistrati, da quattro mesi alla guida dell’ufficio giudiziario gallurese dopo 25 anni trascorsi nella Procura di Latina in qualità di sostituto procuratore «con il nuovo anno, il nostro obiettivo è quello di far rinascere quest’ufficio e di far diventare la Procura di Tempio un modello organizzativo da seguire e non un ufficio problematico possibilmente da evitare...». Da fronteggiare c’è l’organico drammaticamente ridotto dei magistrati con una scopertura che a breve sarà del 75%, ancora peggiore è la situazione del personale amministrativo (10 a fronte dei 20 in pianta organica) e la totale assenza delle figure pre-dirigenziali. A cui si aggiungono i problemi di una sede giudiziaria che in realtà è una vecchia scuola degli anni ’70 con tutti gli acciacchi legati all’età e all’assenza di sicurezza.

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Queste le emergenze trovate al suo arrivo dal Procuratore Capasso. Che sul fronte operativo annuncia, invece, che la Procura rivolgerà particolare attenzione a due materie: quella urbanistica-ambientale e quella della famiglia e delle fasce deboli. «È mia intenzione creare due pool che si occupino in maniera specifica dei due temi, composti da magistrati, polizia giudiziaria e consulenti», spiega. È, poi, in fase di ultimazione un protocollo territoriale per la tutela delle fasce deboli, in particolare di minori e donne vittime di abusi che sarà siglato con istituzioni e associazioni per monitorare, sensibilizzare, prevenire e reprimere il fenomeno, così come è intenzione del procuratore formare gli operatori del settore. «Ho un sogno – aggiunge il magistrato –: creare nel nostro ufficio uno spazio per l’ascolto delle vittime, così come ho già fatto a Latina con l’istituzione della “sala d’ascolto” dei minori intitolata alla compianta collega Eleonora Tortora. Oltre ad usare le sale d’ascolto protette già esistenti: quella recentemente inaugurata nel Reparto territoriale dei carabinieri, e quella della Diocesi di Tempio, che dovrà essere ammodernata e migliorata».

In questi pochi mesi, sono state avviate importanti indagini: il femminicidio di Arzachena, prontamente risolto, l’arresto di un piromane seriale, il maxi sequestro della lottizzazione Masconi, il sequestro parziale della discarica di Spiritu Santu per l’arrivo di rifiuti pericolosi da altre regioni. Di sicuro, per Gregorio Capasso, non è stato un avvio facile, soprattutto a causa della carenza dei magistrati. «Subito dopo il mio insediamento ho riferito al Ministero e alla Procura generale della situazione a dir poco precaria dell’ufficio giudiziario e ho chiesto l’aumento a 7 unità dei magistrati. Attualmente la situazione è drammatica: l’organico è di 4 sostituti, di cui due al momento assenti e una trasferita. A fronte di questi numeri, c’è un carico di lavoro elevatissimo: nell’anno giudiziario, questo ufficio ha incamerato oltre 10mila procedimenti di cui oltre 4.500 a carico di noti. Ma al di là del dato numerico c’è da evidenziare la particolarità del territorio gallurese, un’area che muove interessi economici formidabili, con un porto, un aeroporto, la Costa Smeralda. Proprio sulla scorta di questa emergenza, e con parere favorevole del procuratore generale, ho chiesto l’aumento dei magistrati». Altrettanto drammatica la situazione del personale amministrativo con la totale assenza delle figure pre-dirigenziali. La conseguenza è che quei pochi in servizio devono occuparsi anche di mansioni superiori, e lo stesso procuratore ha assunto il ruolo di dirigente amministrativo e datore di lavoro. «Malgrado ciò – conclude – ho trovato un gruppo di persone, amministrativi, polizia giudiziaria e magistrati, davvero in gamba e vogliosi di voltare pagina. L’obiettivo è far rinascere questo ufficio».
 

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