La Nuova Sardegna

Olbia

Olivi: «Il Mater è anche la mia sfida»

Stefania Puorro
Olivi: «Il Mater è anche la mia sfida»

In visita all’ospedale uno dei neurochirurghi più famosi del mondo: «Sarò una guida presente, non una comparsa»

23 dicembre 2018
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OLBIA. «Il Mater? E anche la mia sfida». Il professor Alessandro Olivi, uno dei neurochirurghi più famosi del mondo, è sbarcato all’ospedale d’eccellenza. E’ stata la seconda visita, per lui, «ma tornerò spesso, soprattutto quando si passerà alla seconda fase, che è quella dell’apertura dei reparti».

Ma c’è subito un aspetto che Olivi vuole precisare. «Non farò la semplice comparsa. Mi occuperò di organizzare la Neurochirurgia e sarò una guida per il primario Giovanni Sabatino e per tutta la sua équipe». Il professore, che ora è direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirugia del Policlino Gemelli, è un vero top doctor. Dopo 33 anni trascorsi negli Stati Uniti durante i quali è diventato uno dei migliori specialisti del pianeta, è tornato in Italia. «Una prima sfida, per me, è stata l’arrivo al Gemelli, a cui si aggiunge quella del Mater Olbia. E’ un ospedale che già lavora ai massimi livelli con l’attività ambulatoriale ad alta specializzazione e offrirà un mix di tecnologia all’avanguardia ed expertise (competenza) non appena tutti i reparti entreranno in funzione. Ed è propria questa la scommessa: anche al Mater - va avanti Olivi - si potrà contare su grandissima innovazione ed eccellenti chirurghi. Tutto questo avrà un ruolo importante nella sanità sarda, perché si darà un contributo prezioso all’eccellente offerta che già gli ospedali dell’isola garantiscono. Qui si parla di ulteriore crescita. E tutti saranno coinvolti».

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Non nega, Olivi, che il Mater Olbia sia stato considerato da alcuni come «una presenza scomoda. Ma ho interagito moltissimo con i professionisti sardi e continuerò a farlo. L’obiettivo è intensificare il dialogo. Noi abbiamo un bagaglio di qualità ed esperienza notevole per creare un centro d’eccellenza che potrà fare del bene all’intera comunità».

Alessandro Olivi, che sta curando gli aspetti organizzativi con i suoi collaboratori, anticipa che anche la Neurochirurgia del Mater «sarà attrezzata per affrontare i casi più complessi. Garantiremo soprattutto un’attività intracraniale per trattare i vari tumori del cervello ma ci occuperemo anche di tutte le patologie vascolari. Campi nei quali abbiamo una combinazione tra tecnologie avanzate e altissima preparazione dei professionisti». Anche nella Neurochirurgia del Mater Olbia, sempre grazie alle tecniche di ultima generazione poco invasive, si potrà tenere sveglio un paziente durante un’operazione al cervello. «So che questo può avere un impatto molto forte, ma ormai i progressi della Neurochirurgia sono notevoli e si può fare affidamento su una tecnologia utile ed efficace soprattutto per preservare funzioni particolari, come quella della parola. Sono sempre molto sensibile alle innovazioni perché sono state fondamentali nella mia crescita professionale. E ora metto la mia esperienza a disposizione della Sardegna».
 

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