La Nuova Sardegna

Olbia

Fondi contro le discariche a Lodè al via le bonifiche

di Sergio Secci
Fondi contro le discariche a Lodè al via le bonifiche

Il Comune, guidato da un commissario, ha ricevuto 70mila euro dalla Regione Il primo obiettivo è risanare l’area di Badde Colovras e piantare nuovi alberi

22 ottobre 2019
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LODÈ. Il territorio di Lodè, al pari degli altri comuni baroniesi, è caratterizzato purtroppo dal fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. Comportamento che palesa una scarsa sensibilità ambientale da parte di alcuni cittadini e determina un sensibile incremento dell’intervento dell’amministrazione comunale, con un dispendio di risorse sia economiche ed umane per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. Diverse le segnalazioni giunte negli ultimi anni al Comune di cumuli di rifiuti abbandonati, per i quali però non è stato possibile eseguire la pulizia per mancanza di fondi; situazione davvero insostenibile a Badde Colovras, una strada di penetrazione agraria che da Lodè porta sulla provinciale Lula Sant’Anna.

Il Comune si era quindi attivato per reperire i fondi necessari ed è dei giorni scorsi la concessione da parte della Regione di un finanziamento di 70mila euro per dare il via alla bonifica. “Finalmente dopo un anno è arrivata la notizia dell’avvenuto finanziamento” spiega soddisfatto il commissario del Comune Mario Carta. “Oltre la località interessata, si interverrà a breve su altri siti contaminati, nel centro urbano e nella periferia del paese. Se non sarà sufficiente il contributo regionale” prosegue Carta “verrà utilizzato l’eventuale ribasso d’asta e con risorse aggiunte vive del bilancio comunale utilizzando quota parte dell’avanzo di amministrazione”.

Il progetto per la pulizia di Badde Colovras, prevede la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti presenti nella discarica abusiva per il recupero e il ripristino ambientale dei luoghi mediante la messa a dimora di essenze autoctone della zona. L’intervento si concluderà con la delimitazione fisica dell’area con apposita recinzione metallica, l’apposizione di cartelli con il segnale di “divieto di discarica”, e completato con un impianto di videosorveglianza per dissuadere le persone da ulteriori abbandoni.

La procedura prevede da parte dei vincitori del bando la selezione del rifiuto in loco, la rimozione e il successivo trasporto in discarica o impianto di trattamento autorizzato dopo le necessarie operazioni di caratterizzazione dello stesso.

A conclusione delle operazioni di rimozione e pulizia delle aree oggetto di intervento, l’appaltatore dovrà redigere una scheda dove dovranno essere indicate tutte le tipologie di rifiuto trovate, il loro quantitativo e il report fotografico pre e post lavori. Una buona notizia per la tutela dell’ambiente.

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