La Nuova Sardegna

Olbia

Tac fuori uso da un mese pazienti dirottati a Olbia

di Walkiria Baldinelli
Tac fuori uso da un mese pazienti dirottati a Olbia

La Maddalena, il macchinario obsoleto ha smesso di funzionare a inizio ottobre Lo strumento nuovo promesso dall’assessore Nieddu non è stato consegnato

01 novembre 2019
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LA MADDALENA. La Tac dell’ospedale è fuori uso da più di tre settimane.. Esodo forzato a Olbia, o in strutture private, per gli utenti che hanno programmato le visite. «La macchina è anche un importante supporto per il pronto soccorso - dichiara il presidente dell’associazione “Presidio Paolo Merlo”, Aldo Pireddu -. E anche in caso di urgenze, i pazienti devono essere trasportati in un altro presidio». Il portavoce delle segnalazioni di numerosi cittadini, preoccupati per il mancato funzionamento del servizio, sottolinea che il macchinario è fermo dall’8 ottobre: «Perché non sono state eseguite nemmeno le manutenzioni necessarie. È inconcepibile che l’Ats non abbia ancora provveduto a sostituirlo. Nonostante le promesse fatte sia dall’ex assessore regionale Arru e dall’allora dirigente generale Moirano, sia dall’attuale assessore alla Sanità Nieddu e dal presidente della Commissione sanità Gallus, nella recente visita all’ospedale isolano». Insomma, non c’è traccia della nuova macchina Tac. «Ci era stata promessa tre anni fa – racconta Pireddu -, doveva essere installata contemporaneamente con quella posizionata, di fatto, solo nel presidio di Tempio. Ribadiamo le difficoltà per chi vive alla Maddalena di usufruire di servizi sanitari fondamentali, come questo della Tac». Lo stop forzato dell’utilizzo del macchinario è una delle ultime criticità rilevate dalla locale associazione per l’ospedale Paolo Merlo, che continua a perdere “pezzi”.

«Tra l'altro, siamo preoccupati anche per un possibile ridimensionamento del Pronto soccorso – afferma il presidente -, a causa delle difficoltà di garantire la presenza di medici, in particolare per l’indispensabile servizio di anestesia. Non ascoltiamo le voci di corridoio, che parlano addirittura della disponibilità di rotazione di un solo medico e del primario, andiamo dritti al cuore del problema sollecitando l’Ats. Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per capire quanti medici nell’organico dell’azienda sanitaria Gallura possano ruotare e quanti garantiscono la loro presenza. E per sapere se i medici siano sottoposti a turni stressanti di lavoro, con ricadute sul servizio offerto».

Nella missiva indirizzata al direttore generale dell’Ats, a quelli del personale, del Pronto soccorso, Anestesia e rianimazione dei presidi della Gallura e, per conoscenza al sindaco della Maddalena, il presidente Pireddu chiede inoltre quali iniziative si stiano attuando per garantire il regolare funzionamento del Pronto soccorso h24.

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