La Nuova Sardegna

Olbia

la maddalena  

Nonnismo alla scuola sottufficiali ci sono 6 indagati

di Tiziana Simula

LA MADDALENA. Per due ore avevano cercato di sfilarle un anello dal dito armati di seghetto da falegname, tronchesina e fermacarte, tenendola bloccata sulla sedia, mentre lei piangeva disperata per...

07 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. Per due ore avevano cercato di sfilarle un anello dal dito armati di seghetto da falegname, tronchesina e fermacarte, tenendola bloccata sulla sedia, mentre lei piangeva disperata per il dolore e implorava loro di fermarsi chiedendo di poter andare al pronto soccorso per farsi medicare. Un caso di nonnismo che aveva provocato mesi fa un terremoto nella scuola sottufficiali della marina militare della Maddalena, dove un’allieva 28enne di Bari – imbarcata subito dopo i fatti sulla nave scuola Amerigo Vespucci – aveva denunciato di essere stata torturata dal capitano di corvetta e altri superiori per essere liberata da un anello che non voleva uscire dal suo dito. Per quel fatto ora ci sono sei indagati. La Procura di Tempio che aveva aperto un fascicolo sulla vicenda – sulla quale indagano anche la Procura militare e la Marina – ha chiuso l’inchiesta: in cinque sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di aver sottoposto a sevizie per circa due ore l’allieva nel tentativo di sfilarle l’anello con strumenti non adatti e nonostante le sue richieste di fermarsi, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di potere. Il capitano di corvetta Giovanni Vacca, i marescialli Catello Di Martino ed Emanuele Palagiano, il 2° capo scelto Salvatore Spanu e il sottocapo Salvatore Arena devono rispondere di lesioni personali, violenza privata e violenza contro un inferiore, mentre al comandante pro tempore della scuola sottufficiali, Domenico Usai, il procuratore Gregorio Capasso contesta l’omessa denuncia di reato.

Stando alle accuse avrebbe riferito all’autorità giudiziaria il fatto solo dopo la querela della marinaia pur essendone a conoscenza fin da subito. L’episodio risale all’ottobre 2018, uno scandalo rimasto sepolto tra le scartoffie della scuola sottufficiali fino al febbraio scorso, quando era esploso il caso.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative