La Nuova Sardegna

Olbia

Anche due olbiesi di corsa tra i grattacieli di New York: «Emozione infinita»

Anche due olbiesi di corsa tra i grattacieli di New York: «Emozione infinita»

Erano tra i 26 sardi che hanno partecipato alla maratona

09 novembre 2019
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OLBIA. I sorrisi e le grandi emozioni vanno di corsa. In mezzo ai grattacieli della Grande Mela. Dove è appena andata in scena la maratona più bella del mondo. Tra i 26 sardi che hanno partecipato, c’erano anche due olbiesi: Stefania Mattola, 36 anni, dipendente Geasar (si occupa di controllo di gestione) e Pietro Raia, 60 anni, un poliziotto della Stradale in pensione di origini siciliane ma olbiese di adozione. Per loro “un’emozione infinita”.

Si sono preparati al meglio per percorrere 42 km e 195 metri che portano da Staten Island a Central Park attraverso Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Sì, anche i due olbiesi erano tra i 55.000 partecipanti incitati lungo tutto il percorso da più di 2 milioni di spettatori.

Stefania Mattola e Pietro Raia fanno parte del “Carlo’s Runner Team” diCarlo Marcetti e sono entrambi iscritti alla Pao (Podistica Amatori Olbia).

Entrambi amano la corsa da tanto tempo. Ore e ore di allenamento alla settimana per poter poi decidere a quale competizione aderire. Stefania Mattola aveva già partecipato alla maratona di Parigi e poi, insieme con Pietro Raia, ha deciso di volare a New York. «Siamo arrivati giovedì 31 ottobre - racconta Giampaolo Deiana, accompagnatore e marito di Stefania Mattola -, tre giorni prima della gara. Anche per me, che mi sono spostato lungo il percorso grazie all’aiuto di un’applicazione che mi segnalava le posizioni dell’immenso gruppo - è stato entusiasmante. Un’esperienza da incorniciare». Ottimi anche i tempi ottenuti dai due olbiesi, considerato che la regola è completare il percorso entro le otto ore: Stefania Mattola ha chiuso infatti in 4 ore e 20 minuti mentre Pietro Raia ha impiegato quattro minuti di meno (4 ore e 16).

Una volta tornati in città, i due atleti hanno ripreso i loro allenamenti quotidiani. Altre maratone in vista? Di sicuro nel 2020, ma devono ancora scegliere in quale parte del mondo andare. (s.p.)

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