La Nuova Sardegna

ARZACHENA. La giunta detta le linee guida per il bando di assegnazione dei lotti nella zona artigianale. I criteri di valutazione puntano a valorizzare le iniziative degli imprenditori residenti, a incentivare la formazione di nuove imprese, ma anche consentire a quelle esistenti di migliorare la qualità dei processi produttivi che valorizzano i prodotti locali e lo sviluppo delle attività artigianali. L'amministrazione punta a rilanciare le iniziative imprenditoriali attraverso la messa a bando di otto lotti all'interno del Piano degli insediamenti produttivi (Pip) in località Naseddu. La giunta Ragnedda ha approvato due delibere indispensabili per la procedura di gara. Oltre a dettare le linee guida ha fatto una presa d'atto del bando che, come annunciato dall'assessore Mario Russu, sarà pubblicato a breve. I criteri di valutazione puntano in particolare a valorizzare i prodotti dell'agricoltura e le attività dei settori che contribuiscono a sviluppare l'artigianato locale. A incentivare le imprese esistenti o la creazione di nuove che operano nel comparto dell'innovazione tecnologica e adottano sistemi avanzati nel processo della produzione. A valorizzare le aziende che utilizzano o propongano fonti di energia rinnovabile nel loro ciclo produttivo. Imprese cioè che rispettino i canoni della bioedilizia e eco-sostenibilità. L'amministrazione punta dunque su forme di artigianato innovativo e tecnologico, nel rispetto dell'ambiente. Ma anche a migliorare la qualità delle attività di lungo corso. Incentivando, tra l'altro, lo spostamento nel Pip di quelle non compatibili con la destinazione urbanistica in cui si trovano. O che risultano in aree alluvionate in caso di eventi calamitosi. Tra le linee guida è consentito anche lo spostamento nel Piano degli insediamenti produttivi di aziende per le quali sono state avviate procedure di sfratto o con attività rumorose collocate nel centro urbano. Di favorire l'ampliamento delle imprese già presenti nella zona artigianale con comprovate esigenze legate anche all’occupazione. Infine di consentire ai proprietari delle aree espropriate nei settori del Pip di spostare le loro attività all’interno del piano. (w.b.)