La Nuova Sardegna

Olbia

Il pilotaggio nelle Bocche ora ha un aiuto dal cielo

di Walkiria Baldinelli
Il pilotaggio nelle Bocche ora ha un aiuto dal cielo

Per la prima volta il soccorso di un cargo in difficoltà è avvenuto con l’elicottero Sperimentata sul campo la sinergia con la guardia costiera di Decimomannu

15 novembre 2019
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SANTA TERESA. Primo intervento di pilotaggio raccomandato con un elicottero sulle Bocche di Bonifacio. Nonostante le continue difficoltà nel tenere sotto controllo il transito delle grandi navi commerciali su una rotta impervia come questa per minimizzare eventuali rischi ambientali, prosegue spedita la stretta collaborazione tra la Guardia costiera e la corporazione piloti del nord Sardegna.

Le sentinelle del mare hanno fatto uno scatto in avanti nell'affrontare le emergenze con nuove tecniche di imbarco: per la prima volta hanno utilizzato l'elitrasporto per trasferire un pilota e fronteggiare così le difficili condizioni meteomarine, con vento da nord-ovest forza 8 e onde alte quattro-cinque metri. E per garantire il transito in sicurezza alla YM Warmth, la nave di Hong Kong in balia delle onde che ha solcato il braccio di mare internazionale con dodicimila container a bordo, 60 dei quali di merci pericolose. Un trasporto rischioso per il cargo lungo 370 metri e largo 50.

Partito da Singapore era diretto a New York. La guardia costiera e i piloti hanno così messo in pratica una procedura simulata durante le tante esercitazioni. Un lavoro sinergico, che ha fatto alzare in volo un elicottero della guardia costiera da Decimomannu.

Decollato poi dallo scalo olbiese, l'intervento è stato fatto dal pilota di Olbia Fabio Fois: «In venti minuti eravamo già sulla nave – racconta –. L'operazione è durata tre ore. È stato un doppio test sia per noi, siamo stati addestrati per eventualità di pilotaggio in casi simili, sia per la capitaneria di Olbia che per gli equipaggi di volo professionisti della guardia costiera». Non meno importante della tempestività nel prestare soccorso è il tipo di mezzi idonei utilizzati, in questo caso l'elicottero Nemo 15. Per la pilotina le condizioni meteomarine erano proibitive.

Bisogna fare i conti anche con le distanze. In caso di emergenza raggiungere le acque che lambiscono la costa gallurese con una pilotina non è come raggiungere una nave con un elicottero. «L’attività, svolta in perfetta sinergia tra grandi professionisti, darà diversi spunti per il prosieguo del percorso – commenta il presidente Fedepiloti, Francesco Bandiera –, che punta alla piena attualizzazione della risoluzione dell'Imo in tema di una più alta tutela dello Stretto di Bonifacio. L’utilizzo dell'elicottero in relazione a tempi e sicurezza di trasferimento del pilota, soprattutto in condizioni così estreme, è certamente una ipotesi da mettere in campo. Specie in questa fase di sperimentazione che non prevede alcuna forma di obbligo. Ringrazio il comando generale delle capitanerie di porto per il supporto, un riconoscimento per la professionalità all'equipaggio di Nemo 15, sotto il comando di Daniele Cavallaro».

Un tema importante quello della sicurezza delle Bocche di Bonifacio. Nei giorni scorsi la Camera di commercio e le associazioni del Tag hanno chiesto un incontro con la Regione. L’obiettivo è mettere a punto protocolli di intervento consolidati e obbligatori. Affidarsi alla fortuna potrebbe non bastare.

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