La Nuova Sardegna

Olbia

la maddalena  

Senza un tetto i 6 sfrattati dalla Chiesa

di Andrea Nieddu
Senza un tetto i 6 sfrattati dalla Chiesa

La parrocchia ha chiuso la casa di accoglienza per delle irregolarità

17 novembre 2019
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LA MADDALENA. La chiusura temporanea della Casa di accoglienza Suor Nicoli per problemi gestionali e amministrativi ha messo alla porta i sei ospiti della struttura aperta nel 2009 e gestita dalla parrocchia. Persone povere, senza un tetto e una famiglia. Italiani e stranieri. Qualcuno di loro è stato fortunato e ha trovato ospitalità da un amico. Altri dormono nei bagni dei giardinetti pubblici o sotto un sottoscala. Solo un giovane di origine marocchina si è rivolto al Comune e ha ottenuto temporaneamente una stanza in un B&b. I Servizi sociali hanno provveduto a sistemarlo perché diabetico e perché aveva annunciato la volontà di ritornare in Marocco dalla famiglia. Eccezionalmente la responsabile dei Servizi sociali, d’accordo con don Davide, lo aveva ospitato nel B&b in attesa che le pratiche per il trasferimento si definissero. Avendo però poi cambiato idea sul rientro in Africa, l’uomo ha perso il diritto al B&b e ora è in strada. Un altro ex ospite della casa Suor Nicoli viene ospitato durante il giorno all’Oasi Serena, la casa per anziani con cui il Comune ha una convenzione. Ma alle 22 deve andare via. Un sottoscala al fianco dell’edificio è il suo tetto per la notte, sotto il quale si rannicchia difendendosi dal freddo con delle coperte. C’è anche il caso di un’altra persona che passa la notte nei servizi igienici dei giardini pubblici di Due Strade.

La casa suor Nicoli, inaugurata 10 anni fa, era stata aperta per volontà di don Domenico Degortes, in collaborazione con la Caritas e nel corso degli anni ha ospitato tante persone bisognose. Lo statuto prevedeva la permanenza per uno, massimo due mesi. Col tempo il periodo su è prolungato creando problemi. « Tutti noi – conferma don Domenico – siamo dispiaciuti di aver dovuto prendere questa decisione. Sono state informate qualche giorno prima le autorità civili, con le quali si sta lavorando per trovare delle soluzioni affinché la Casa possa essere riaperta il prima possibile».

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