La Nuova Sardegna

Olbia

Dalle strade del fango salirà un urlo: «Mai più»

di Roberto Petretto
Dalle strade del fango salirà un urlo: «Mai più»

Sei anni dopo la tragedia una fiaccolata tra speranze disattese e ritardi  Manifestazioni e commemorazioni nei centri colpiti dalla tragedia

18 novembre 2019
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OLBIA. Non se n’è mai andata: da quella sera del 18 novembre del 2013 quella sensazione di insicurezza e di vulnerabilità sta lì, nelle menti e nei cuori degli olbiesi. Il ricordo dei morti e della paura di quel giorno è sempre forte, ma è soprattutto penetrante. Fa ormai parte del modo di vivere, di pensare, di muoversi di chi popola e fa andare avanti questa città. Basta un nuvolone più grigio e carico del solito perché l’occhio corra ai canali che attraversano la città e si gettano nel golfo. C’è un senso di perenne insicurezza frutto della consapevolezza che la forza della natura, miscelata con alcune dissennate scelte e azioni umane, può essere incontrollabile e letale.

Oggi ricorre il sesto anniversario di quella tragedia: il Ciclone Cleopatra colpì la Sardegna e Olbia in modo particolare, pretendendo un tributo di vite umane. Oggi ci saranno commemorazioni e cerimonie perché è giusto, è sacrosanto e forse anche utile avere dei momenti pubblici, ufficiali nei quali dimostrare in modo palese che la comunità ha ben presente quelle ore di terrore e di dramma. In consiglio comunale i lavori saranno interrotti per un minuto: l’assemblea ricorderà in silenzio i morti, le famiglie dilaniate, le attività andate in rovina, le case sconquassate dalla furia dell’acqua.

Nel pomeriggio ci sarà il momento forse più toccante: sempre in silenzio, alla luce delle fiaccole portate in mano dai partecipanti, un corteo organizzato dal Movimento giovani Sardegna percorrerà le strade che sei anni fa furono colpite in modo più violento dall’alluvione.

L’appuntamento, per chi vuole partecipare alla “Fiaccolata per le vie del fango” è fissato alle 20,30 di fronte alla chiesa di Sant’Antonio: «Per tutti quelli che non hanno dimenticato né vogliono dimenticare - spiegano gli organizzatori - vi invitiamo a partecipare alla nostra fiaccolata. L'evento sarà del tutto apolitico, laico ed esclusivamente ai fini di ricordare tutte le vittime di quel lunedì 18 novembre 2013».

L’organizzazione ha a disposizione un numero di fiaccole limitato: «Vi invitiamo a recarvi al punto d'incontro per tempo per il ritiro o a procurare le fiaccole autonomamente».

Partendo da via Aspromonte il corteo toccherà poi via Vesuvio, via Tre Venezie, via Malta, via Lazio, via Trentino, via Amba Alagi, via Barbagia, via Ungheria con arrivo in via Belgio.

Il Ciclone Cleopatra non colpì soltanto Olbia: anche Arzachena pagò un conto pesantissimo. La cerimonia di commemorazione si terrà alle 10,30 in piazza XVIII Novembre, con la partecipazione del sindaco Roberto Ragnedda e delle altre autorità civili, religiose e militari. Verranno ricordate le vittime dell’alluvione: Isael Passoni, Cleide Mara Rodriguez, Weriston Isael Passoni e Leine Kellen Passoni, padre, madre e due figli, tutti morti in un seminterrato di Li Mulini, nelle campagna di Arzachena.

In mattinata ci sarà anche un sit in a Monte Pino, vero monumento all’inefficienza, dove ancora ggi, a distanza di sei anni dall’alluvione, non si è riusciti a ripristinare la strada che venne risucchiata in una voragine. Il crollo trascinò con sé due auto, provocando la morte di Bruno Fiore, della moglie Sebastiana Brundu e della consuocera Maria Loriga. La voragine è ancora lì, come le carcasse delle auto. Dimenticare è impossibile, ricordare è un dovere.

@Petretto. @RIPRODUZIONE RISERVATA



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