La Nuova Sardegna

Olbia

Addio alla sosta selvaggia a Capo Testa si va in bus

di Walkiria Baldinelli
Addio alla sosta selvaggia a Capo Testa si va in bus

Santa Teresa, d’estate si potranno raggiungere le spiagge con mezzi elettrici Il progetto finanziato con un milione e 300mila euro sarà attivo per la stagione

19 novembre 2019
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SANTA TERESA. Addio alla sosta selvaggia durante l’estate a Capo Testa. Il traffico sarà regolamentato con bus navetta. Bagnanti e visitatori raggiungeranno le spiagge con mezzi elettrici lungo un percorso che collega il centro urbano di Santa Teresa con i parcheggi di scambio. Il progetto di riqualificazione del sito di pregio ambientale sta per diventare realtà. Duplice la missione: fare bene al turismo ma anche all’ambiente. Finanziato con circa un milione 300mila euro di fondi attraverso il programma “Città di paesi”, che abbraccia le due Unioni dei comuni dell'alta e bassa Gallura, è stato assegnato all'impresa Ppt srl di Luogosanto tramite una gara sulla piattaforma SardegnaCat. «Il progetto prevede il blocco graduale delle auto a Capo Testa – commenta il sindaco Stefano Pisciottu –. Un modo per limitare il problema annoso del’afflusso di macchine e della sosta selvaggia. Il trasporto con bus navetta innovativi e a basso impatto ambientale consentirà una maggiore fruizione delle nostre spiagge con soste in punti strategici del percorso».

L'itinerario ipotizzato prevede parcheggi di scambio nell'area vicino alle Poste, uno degli ingressi principali del centro urbano, al centro nuragico Lu Brandali, a Santa Reparata e Cala Spinosa.

Il Comune tempo fa ha acquisito la striscia di asfalto della provinciale che collega Santa Teresa a Capo Testa. E ha avviato le procedure di esproprio per finalità di interesse pubblico, come quella sull’istmo dove ha riposizionato le passerelle salvadune.

La valorizzazione del promontorio (area Sic) passa dunque anche attraverso il potenziamento dei servizi del comparto turistico in funzione di quelli balneari. Progetti programmati dall’amministrazione per riqualificare uno dei poli di maggiore attrazione del territorio, in cui si inserisce l'Area marina protetta Capo Testa-Punta Falcone. Istituita con decreto ministeriale a maggio 2018, per far scattare imposizioni e divieti deve essere ancora perimetrata con segnalamenti marittimi. L’affidamento avverrà tramite una procedura aperta, con il criterio del minor prezzo, sempre sulla piattaforma telematica SardegnaCat. L'appalto dei lavori finanziati con contributi ministeriali è di oltre 100mila euro, suddiviso in lotti, prevede la fornitura e l'installazione delle opere entro 63 giorni. Le offerte di partecipazione alla gara vanno presentate entro il prossimo 29 novembre.

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