La Nuova Sardegna

Olbia

Casa Nicoli chiusa, il parroco si difende

Casa Nicoli chiusa, il parroco si difende

La Maddalena, don Andrea: struttura complessa, intervenga l’amministrazione

23 novembre 2019
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LA MADDALENA. Il Comune tende la mano alla Chiesa per trovare una sistemazione ai sei ospiti mandati via dalla casa di accoglienza Suor Nicoli gestita dalla parrocchia. La chiusura temporanea, hanno più volte spiegato dalla parrocchia, «si è resa necessaria di fronte agli obblighi amministrativi, legali e assicurativi che non potevano essere rimandati ulteriormente». Sei persone da giorni vivono per strada. Chi dorme nei bagni pubblici, chi sotto un sottoscala. Accusato di aver messo alla porta gli ospiti il parroco don Andrea Domanski si difende. «Non è intenzione delle parrocchie isolane abbandonare le persone bisognose – dice –. Per questo motivo è stato già avviato con i Servizi sociali il percorso per trovare insieme le più adeguate soluzioni. Ero consapevole che la dolorosa e sofferta decisione adottata avrebbe scatenato considerazioni di varia natura e polemiche. Il rispetto per la verità potrebbe portare alla soluzione di problemi complessi come quelli che la comunità cristiana di La Maddalena ha gestito per 10 anni usufruendo esclusivamente di risorse proprie e grazie all'aiuto della Caritas e dei volontari. Questa realtà parrocchiale ha assicurato a molte persone senza fissa dimora un alloggio dignitoso, pasti caldi e il conforto che sicuramente dà l’igiene della persona e degli indumenti. Purtroppo il volontariato puro non è più in grado di affrontare le complesse situazioni legate a questo tipo di struttura. A questo si aggiunge un insieme di dinamiche legate al non rispetto delle regole all'interno della casa e alla continua violazione del quieto vivere e del buon senso da parte di alcuni ospiti. Diverse volte si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine e dei sacerdoti per evitare più gravi degenerazioni. Tale situazione richiede l’urgenza di coinvolgere tutte le istituzioni. Rispondere al disagio abitativo e alle diverse fragilità sociali compete ad altri livelli di responsabilità politiche e amministrative». (a.n.)

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