La Nuova Sardegna

Olbia

Forte Cappellini ai privati l’opposizione all’attacco

Forte Cappellini ai privati l’opposizione all’attacco

Il consigliere Malu critica la scelta della Regione di non cedere il bene al Comune «Calpestate le richieste di Arzachena. La maggioranza non è credibile a Cagliari»

28 novembre 2019
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ARZACHENA. Delusi dalle promesse dell’amministrazione. Traditi dalla Regione. I consiglieri di opposizione avevano sposato la battaglia del Comune per acquisire Forte Cappellini al patrimonio dell’ente. Non una crociata contro i privati. Ma la volontà di proseguire nella valorizzazione di immobili identitari restituendoli alla comunità. Un impegno non mantenuto. La Regione ha cestinato la richiesta del sindaco Ragnedda. La giunta Solinas ha accolto la proposta dell’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, di riassegnare Forte Cappellini ai privati. Dando mandato agli uffici di predisporre il bando di gara. forte di una manifestazione di interesse a cui avevano partecipato in venti. Tra i quali nomi dei ricchi soliti noti come Flavio Briatore e Roberto Cavalli.

L’attacco. Per il consigliere di minoranza, Alessandro Malu, l’ennesima promessa non mantenuta dell’amministrazione Ragnedda. «Come in tutte le storie che si rispettano – attacca Malu – le bugie hanno le gambe corte e presentano puntualmente il conto. È quanto successo all’amministrazione comunale che, sbandierando eccellenti rapporti di collaborazione con la nuova giunta regionale, ha pesantemente insistito per l’assegnazione in proprietà del vecchio Forte Cappellini, a qualche centinaia di metri da Baja Sardinia, sede recente di uno dei più famosi locali estivi della Costa Smeralda. Condividevo la proposta di acquisire quel bene al patrimonio comunale per il suo valore identitario. Non per un’avversione nei confronti dei privati, ma perché ritengo che sia giusto che le ricadute economiche della gestione di quel bene debbano andare alla comunità arzachenese».

Silenzio assenso. Malu trae poi spunto dalla vicenda di Forte Cappellini per una più ampia analisi politica. «L’esito della specifica vicenda fa riflettere sull’inconcludenza degli attuali amministratori comunali sulle tante questioni del territorio e sul totale disinteresse della Regione verso le posizioni, espresse anche in maniera risoluta, dal sindaco Ragnedda – conclude Malu –. Basti pensare alla paralisi del più importante presidio di giustizia della Gallura, ossia il tribunale di Tempio. O al tema dei trasporti aerei e navali. Tutti esempi lampanti che inducono a pensare che ci troviamo di fronte a un’ amministrazione senza prospettiva o miseramente prona al governo regionale per assonanze partitiche o tristemente inascoltata». (se.lu.)

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