La Nuova Sardegna

Olbia

La Peschiera passa al Parco fine di una lunga odissea

di Sergio Secci
La Peschiera passa al Parco fine di una lunga odissea

Posada, una transazione pone termine a una querelle giudiziaria durata anni La Regione aveva dato all’ente 400mila euro per il compendio lagunare 

28 novembre 2019
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POSADA. Dopo il fallimento della cooperativa La Bottarga, la peschiera di San Giovanni torna al patrimonio pubblico. Si pone quindi fine ad un contenzioso che durava da lungo tempo con ricorsi al Tar e Consiglio di Stato in merito alla proprietà del vecchio fabbricato che si trova davanti alla foce di Pedra Niedda, nella borgata turistica di San Giovanni.

Alla cooperativa dichiarata fallita nel 2017 o meglio al curatore, il Comune restituirà 64mila euro che sono stati utilizzati negli anni scorsi per migliorie ai locali di circa 400 metri quadri di cui 300 gravati da uso civico. Si tratta del primo passo che metterà a disposizione della comunità anche gli stagni Tundu e Palones e parte del fiume Posada nel tratto tra le due foci. Questo tratto era di proprietà della cooperativa, dopo vari passaggi di mano a seguito della vendita effettuata dallo Stato alla fine dell’Ottocento.

Per acquisire lo stabile e il compendio lagunare, lo scorso anno la Regione aveva messo a disposizione del Parco Tepilora la somma di 400mila euro. Ieri a Cagliari la firma dell’atto di transazione tra il sindaco di Posada Roberto Tola, il delegato del Parco Omar Cabras primo cittadino di Torpè e il curatore del “Fallimento società cooperativa La Bottarga” Renato Macciotta a cui, seguirà nel giro di tre mesi la redazione dell’atto pubblico.

Sarà quindi il parco Tepilora a occuparsi dei locali a cui il Comune, ha affidato la gestione per 99 anni. «È una grandissima soddisfazione arrivata dopo anni di rivendicazioni nelle aule giudiziarie – dice il sindaco di Posada e presidente del Parco Tepilora Roberto Tola – che ci hanno portato davanti a Tar e Consiglio di Stato. Finalmente torna al Comune l’immobile della peschiera. Questo lavoro è stato reso possibile dall’impegno delle ultime amministrazioni e dal supporto fondamentale della segretaria comunale Graziella Deledda. Ora grazie al finanziamento della Regione siamo riusciti a ottenere un bene che in realtà era già nostro, ma che per l’opposizione della famiglia Orunesu prima e della cooperativa la Bottarga poi, era stato sottratto alla fruizione da parte del Comune».

L’immobile verrà ora dato in comodato d’uso gratuito al Parco che potrà utilizzarlo come laboratorio ambientale e centro visita. Dice ancora il sindaco Tola: «A breve il Parco entrerà in possesso anche della zona lagunare, e in questo modo si potrà gestire compendio e fabbricato anche per usi produttivi legati all’allevamento di specie ittiche. Ma su questo avremo modo di ragionare e pianificare per il meglio».

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