Rinagghju, vendita vicina nuove idee per il progetto
di Angelo Mavuli
La cordata guidata dall’avvocato Deiana comprerebbe anche le aree vicine Tempio Libera favorevole all’operazione: «Una prospettiva di sviluppo certa»
29 novembre 2019
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TEMPIO. La vendita di Rinagghju sembra ormai cosa fatta. Amministratori e capigruppo hanno incontrato a lungo mercoledì, l’avvocato Salvatore Deiana che guida la cordata dei nuovi acquirenti di Rinagghju, i quali, stando a qualche indiscrezione, non vorrebbero solamente comprare i fabbricati del compendio: (il mai nato centro sportivo, la piscina, la tettoia per il ricovero degli impianti tecnici, l’anfiteatro, il fabbricato del custode, e il rudere con potenzialità volumetriche di tipo ricettivo destinato ad ospitare un centro scolastico internazionale, un centro sportivo e termale e una struttura alberghiera), ma anche altre aree private accanto, con l’obiettivo di creare attorno un vero e proprio parco. Sulla vendita, ieri mattina, ha parlato a favore dell’operazione in un comunicato il gruppo consiliare di Tempio Libera e Democratica di Antonio Balata e Monica Liguori, fautori della necessità che l’argomento venisse sempre discusso collegialmente sotto ogni aspetto, garantendo la massima trasparenza su una operazione difficile e per la quale in città si è già schierato contro il gruppo di Abali Basta e la consigliera Alessandra Amic, dichiaratasi apertamente in assoluto disaccordo con la giunta. «Atteggiamento invece, che - secondo alcuni esponenti dello stesso esecutivo -, non ha tenuto l’assessore Daniela Lattuneddu che ambiguamente non si presenta alle riunioni per poi criticare palesemente, in giro per la città, le decisioni che l’esecutivo si appresta ad assumere».
Sulla collegialità dimostrata in questo frangente dalla giunta torna in finale la nota di Antonio Balata e Monica Liguori. «In questa vicenda, sul futuro del compendio di Rinagghju, abbiamo chiesto che l’amministrazione garantisca visibilità e il massimo coinvolgimento. Utilizzando tutti gli strumenti necessari per una corretta informazione ai cittadini anche attraverso la convocazione di un consiglio comunale aperto dedicato. All’amministrazione - dicono ancora i due esponenti di Tempio Libera e Democratica - dobbiamo dare atto che in seguito alla nostra interrogazione, il vice sindaco ha coinvolto tutti i gruppi consiliari con conferenze di capigruppo allargate che hanno consentito di valutare le proposte degli imprenditori partecipanti alle manifestazioni di interesse, bandite a suo tempo dall’amministrazione comunale. Il progetto proposto dallo studio di Salvatore Deiana, che rappresenta un gruppo con risorse finanziarie certificate - spiegano ancora Balata e Liguori con l’intento di far capire la portata del progetto -, prevede l’acquisto dei fabbricati dello stabilimento idroponico, e dei terreni circostanti ivi compresa la piscina, la casa del custode e un immobile decadente e rimanenti terreni per la creazione di una struttura termale e di una struttura ricettiva. Riteniamo che la proposta sia meritevole di attenzione rappresentando una prospettiva di sviluppo per l’asfittica economia della nostra città».
Sulla collegialità dimostrata in questo frangente dalla giunta torna in finale la nota di Antonio Balata e Monica Liguori. «In questa vicenda, sul futuro del compendio di Rinagghju, abbiamo chiesto che l’amministrazione garantisca visibilità e il massimo coinvolgimento. Utilizzando tutti gli strumenti necessari per una corretta informazione ai cittadini anche attraverso la convocazione di un consiglio comunale aperto dedicato. All’amministrazione - dicono ancora i due esponenti di Tempio Libera e Democratica - dobbiamo dare atto che in seguito alla nostra interrogazione, il vice sindaco ha coinvolto tutti i gruppi consiliari con conferenze di capigruppo allargate che hanno consentito di valutare le proposte degli imprenditori partecipanti alle manifestazioni di interesse, bandite a suo tempo dall’amministrazione comunale. Il progetto proposto dallo studio di Salvatore Deiana, che rappresenta un gruppo con risorse finanziarie certificate - spiegano ancora Balata e Liguori con l’intento di far capire la portata del progetto -, prevede l’acquisto dei fabbricati dello stabilimento idroponico, e dei terreni circostanti ivi compresa la piscina, la casa del custode e un immobile decadente e rimanenti terreni per la creazione di una struttura termale e di una struttura ricettiva. Riteniamo che la proposta sia meritevole di attenzione rappresentando una prospettiva di sviluppo per l’asfittica economia della nostra città».