scuola e legalità
Ladro a processo: ma è una simulazione
Gli alunni dell’Ipia a lezione con gli avvocati della camera penale
01 dicembre 2019
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OLBIA. L’aula magna dell’Ipia Amsicora si è trasformata per un giorno in un’aula giudiziaria dove è stata celebrata la simulazione di un processo penale con gli studenti che hanno vestito i panni di avvocato, imputato, giudice, pubblico ministero e testimone. Protagonisti del progetto sottoscritto dal Miur e dall’Unione camere penali italiane, le classi 4 A/C, la 5 A/C e la 4 B dell’Ipia. L’imputato finito a giudizio era accusato di furto aggravato avvenuto in palestra.
Le attività con la scuola sono state condotte dalle avvocatesse dell’Ucpi della Gallura, Oriana Erittu, Antonia Mele e Barbara Orecchioni, coordinate dall’avvocato Daniela Ungaro, responsabile del progetto scuola, e dalla docente di diritto Elisabetta Addis che insieme alle colleghe di italiano Elena Cucciari ed Eleonora Dessena hanno lavorato insieme ai ragazzi per diversi mesi.
Le docenti – nell’ambito del progetto presente nel piano triennale dell’offerta formativa di istituto “Cittadinanza e Costituzione”, che prevede nelle diverse sedi dell’Amsicora numerose iniziative sul tema della legalità e dei diritti – hanno seguito gli alunni nelle fasi di preparazione per lo svolgimento della simulazione conclusiva del processo penale.
Insieme al docente Ciro Punzo, gli alunni della 3 C hanno curato la scenografia realizzando la scritta “La legge è uguale per tutti” presente in tutte le aule giudiziarie italiane. Gli attori protagonisti che hanno rivestito i ruoli di scena sono: Lorenzo Arru (imputato) Simone Varrucciu (giudice), Alessio Califano (avvocato difensore), Marco Rubicini (vice brigadiere), Marco Giuntoli (pubblico ministero), Giada Desini (persona offesa), Yuns Et Thamry (testimone della difesa).
«I ragazzi sono stati bravissimi e attentissimi», commenta con soddisfazione il dirigente scolastico Gianluca Corda, che ringrazia le avvocatesse della Camera penale della Gallura per questa importante esperienza formativa portata nelle scuole. È la prima volta che la simulazione del processo penale varca la soglia di una scuola di Olbia, mentre l’anno scorso ha coinvolto gli alunni del Nautico e del liceo scientifico della Maddalena. (t.s.)
Le attività con la scuola sono state condotte dalle avvocatesse dell’Ucpi della Gallura, Oriana Erittu, Antonia Mele e Barbara Orecchioni, coordinate dall’avvocato Daniela Ungaro, responsabile del progetto scuola, e dalla docente di diritto Elisabetta Addis che insieme alle colleghe di italiano Elena Cucciari ed Eleonora Dessena hanno lavorato insieme ai ragazzi per diversi mesi.
Le docenti – nell’ambito del progetto presente nel piano triennale dell’offerta formativa di istituto “Cittadinanza e Costituzione”, che prevede nelle diverse sedi dell’Amsicora numerose iniziative sul tema della legalità e dei diritti – hanno seguito gli alunni nelle fasi di preparazione per lo svolgimento della simulazione conclusiva del processo penale.
Insieme al docente Ciro Punzo, gli alunni della 3 C hanno curato la scenografia realizzando la scritta “La legge è uguale per tutti” presente in tutte le aule giudiziarie italiane. Gli attori protagonisti che hanno rivestito i ruoli di scena sono: Lorenzo Arru (imputato) Simone Varrucciu (giudice), Alessio Califano (avvocato difensore), Marco Rubicini (vice brigadiere), Marco Giuntoli (pubblico ministero), Giada Desini (persona offesa), Yuns Et Thamry (testimone della difesa).
«I ragazzi sono stati bravissimi e attentissimi», commenta con soddisfazione il dirigente scolastico Gianluca Corda, che ringrazia le avvocatesse della Camera penale della Gallura per questa importante esperienza formativa portata nelle scuole. È la prima volta che la simulazione del processo penale varca la soglia di una scuola di Olbia, mentre l’anno scorso ha coinvolto gli alunni del Nautico e del liceo scientifico della Maddalena. (t.s.)
