La Nuova Sardegna

Olbia

Nasce Nuova Prospettiva prima sfida su Rinagghju

di Angelo Mavuli
Nasce Nuova Prospettiva prima sfida su Rinagghju

New entry nella scena politica: nel gruppo di sinistra Orecchioni, Comerci e Tendas «Necessaria una svolta, sono sempre più gravi le carenze che affliggono la città»

05 dicembre 2019
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TEMPIO. In città è appena nato un nuovo gruppo politico. Si chiama “Nuova prospettiva” e vede protagonisti Antonio Orecchioni, operaio, già segretario nel 2015 del gruppo Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Comerci, docente di filosofia, ex segretario del Pd tempiese e Giovanni Tendas, commercialistaed ex segretario della Federazione gallurese di Sinistra Italiana.

«L’iniziativa - si legge in un comunicato del nuovo gruppo -, nasce dopo una lunga riflessione e dopo una attenta valutazione politica e amministrativa sulla città di Tempio viste le carenze sempre più gravi che affliggono la comunità».

“Nuova Prospettiva” affronta subito come primo argomento la “vexata quaestio” su Rinagghju. «Sulla cui procedura di vendita impostata dalla giunta - proseguono i tre esponenti politici - manifestiamo perplessità. Pur non essendo pregiudizialmente contrari alla valorizzazione del compendio, lasciato in questi ultimi anni in uno stato di degrado e di incuria come il resto della città, Nuova Prospettiva si pone alcune domande, riservandosi di esprimere una valutazione compiuta dopo che l’esecutivo chiarirà gli elementi di fondo. Finora - prosegue la nota - emerge la mancata comunicazione di una progettazione chiara e trasparente e l’identità dei soggetti interessati».

L’altra perplessità espressa da Nuova Prospettiva è di natura prettamente politica. «Ci si chiede, infatti, se sia il caso che una amministrazione come quella attuale, (privata per scelte proprie del sindaco, che ha optato per la più comoda poltrona regionale abbandonando la città al suo destino e abdicando a favore del vicesindaco, caso inedito nella storia di Tempio), assuma decisioni di tale portata. Può un’amministrazione che verrà ricordata solo per la litigiosità interna, e che ogni giorno perde pezzi e credibilità, decidere sul futuro di un patrimonio come quello di Rinagghju? Siamo in un semestre bianco. Non sarebbe il caso di demandare il tutto al prossimo sindaco che, eletto dai cittadini, si troverebbe nei pieni poteri per decidere sulla questione?».

Non è tutto. «La giunta - chiude il gruppo - dovrebbe limitarsi all’ordinaria amministrazione e non a esercitare proprio ora, last minute, un’azione politica che in questi anni è totalmente mancata».

Il comunicato infine si rivolge alle due opposizioni consiliari «che hanno avallato un progetto dai contorni ancora poco nitidi e comprensibili. A cosa si deve tutta questa fretta?».

Intanto questo pomeriggio alle 17, il dilemma Rinagghju verrà discusso in una seduta del consiglio comunale aperta al pubblico.

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