«Basta consegnare capi sporchi e bucati»
Capi di abbigliamento sporchi, consumati, rotti in più punti. Che nessuno metterebbe nemmeno nella cuccia del proprio cane. Eppure succede che molto spesso ci sono finti benefattori che consegnano,...
06 dicembre 2019
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Capi di abbigliamento sporchi, consumati, rotti in più punti. Che nessuno metterebbe nemmeno nella cuccia del proprio cane. Eppure succede che molto spesso ci sono finti benefattori che consegnano, spesso abbandonandoli fuori dalla porta della sede Caritas, sacchi di abiti che dovrebbero finire nell’ecocentro comunale. Ma pantaloni e giubboti da mandare al macero non sono l’unico problema degli pseudo benefattori. C’è chi nei giorni scorsi ha abbandonato davanti alla sede della Caritas un vecchio televisore. Di quelli così ingombranti che fa pensare a un apparecchio di decine di anni fa. Di certo questa non è beneficenza. Chi si rivolge all’associazione non ha bisogno di un televisore, ma di generi di prima necessità. «Anche nella povertà c’è dignità – dicono dalla Caritas –, principio che non deve mai venire meno. Se le persone hanno rifiuti da smaltire si rivolgano alla società che li raccoglie. Quasi ogni mattina troviamo di sacchi di roba lasciata davanti alla porta e da ultimo anche questo vecchio televisore. Che abbiamo dovuto portare noi all’ecocentro. Non c’è carità senza rispetto degli altri. Questa è finta solidarietà». (a.n.)