La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Punta Rossa passa ai privati per doppia volontà. Del Comune e della Regione. I dettagli del bando di gestione per 50 anni dovranno tenere conto della fruibilità pubblica e della storia dell’edificio militare per cui è previsto un recupero conservativo. La notizia del bando ha scatenato le polemiche politiche, amplificate dalle elezioni di primavera. Il consigliere di minoranza Mauro Bittu aveva accusato la maggioranza di non aver saputo governare la valorizzazione del bene. Replica il capogruppo Alberto Mureddu e l’assessore all’Urbanistica Anna Lisa Gulino. «Forse alcuni non se ne erano accorti, tra cui il consigliere Bittu, ma, la macchina politica e amministrativa diretta verso la valorizzazione di Punta Rossa era già in moto da tempo. A bordo la Regione ed il Comune a lavorare insieme per raggiungere la meta – spiegano i componenti di maggioranza –. Nelle numerose interlocuzioni e incontri cagliaritani, ultimo un mese fa, in cui erano presenti tutti i protagonisti della storia, nessuno in secondo piano, men che meno il Comune come astutamente qualcuno vuol far credere, si sono condivisi gli indirizzi, presi accordi politici, affrontate tutte le criticità tecniche del caso, avviate le procedure previste dalle normative. In modo forte è stata manifestata dall’amministrazione la necessità di pensare al destino di Caprera in modo sistemico, dare vita al Progetto Caprera, finalizzato a trasformare l’isola in un “parco-sistema organizzato” come indicato nella delibera del Puc di luglio E questo il Consigliere Bittu dovrebbe saperlo, visto che era presente al Consiglio ma, viste le sue recenti dichiarazioni, sembra non ricordarlo o aver cambiato idea rispetto all’astensione nel Consiglio comunale dell’epoca che lo non lo vedeva concorde con tali indirizzi. Oggi sembra invece condividere la strategia e la programmazione dell’Amministrazione Montella. Questo cambio di rotta, non può che farci piacere».