La Nuova Sardegna

Olbia

Biblioteca a orario ridotto si preparano le barricate

Biblioteca a orario ridotto si preparano le barricate

Santa Teresa, già raccolte 450 firme e battaglia sui social contro il Comune Nasce un comitato popolare: «Ma l’amministrazione non ci vuole incontrare»

11 dicembre 2019
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SANTA TERESA GALLURA. Quattrocentocinquanta firme e una dura campagna sulle piattaforme social per dire no alla riduzione dell’orario di servizio della biblioteca comunale. A Santa Teresa di Gallura, tranquillo e paradisiaco paese affacciato sulle Bocche di Bonifacio, c’è sempre tanta voglia di battersi per una nobile causa. Che sia la storica sede del Wwf oppure la biblioteca comunale ridotta a mezzo servizio. Proprio così, si combatte pacificamente per difendere la biblioteca Grazia Deledda e il tempo che, eventualmente, chiunque voglia dedicare alla lettura. Una cosa che non si sentiva più da almeno qualche decennio, però a Santa Teresa oggi non si parla d’altro.

La storia comincia lo scorso 4 novembre quando il pensionamento e il trasferimento di alcuni dipendenti addetti al servizio biblioteca mette alle corde l’amministrazione comunale. Nell’impossibilità di sostituire il personale mancante, non resta che ridurre l’orario di servizio. Così la struttura in via del Porto è fruibile solo il lunedì e giovedì dalle 9.30 alle 13.30, il mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Stessa sorte (pur con orari diversi) per la mediateca in piazza Vittorio Emanuele I.

La decisione accende le polveri e scoppia la protesta. In particolare nasce un gruppo spontaneo di cittadini dal nome più che eloquente: “Il nostro tempo tra i libri non si tocca”. E nasce anche la prima iniziativa di protesta, cioè una petizione popolare che in poche settimane ha raccolto oltre 450 firme per sollecitare il ripristino dell’apertura giornaliera della biblioteca. «Il 25 novembre abbiamo presentato la richiesta per avere un incontro pubblico con l'amministrazione comunale per il 28 novembre, alle 16.30 in sala consiliare – racconta il comitato per voce di Gian Carla Occhioni, ex dipendente comunale – a causadell'assenza dell'assessore di riferimento l'incontro non si e tenuto ed è stato da noi riproposto per venerdi 6 dicembre. Purtroppo anche la seconda richiesta di riunione, e stata respinta e non si e potuto svolgere l’incontro. Essendo “la casa di tutti” chiusa, il gruppo si e ugualmente riunito, anche senza referenti comunali nelle panchine di piazza Villamarina».

La mancata occasione di un confronto evidentemente ha acceso gli animi e il comitato della biblioteca accusa l’amministrazione comunale di aver ridotto drasticamente un servizio pubblico. «L’assessore alla Cultura Stefania Taras nelle sue dichiarazioni pubbliche lascia intendere che il taglio ai finanziamenti del servizio mediateca-biblioteca di Santa Teresa Gallura sia arrivato a “pesare” sull’istituzione dal nulla e in modo inaspettato. Non e cosi: nel 2018 c’è stato un taglio di 15 mila euro ai finanziamenti per la mediateca-biblioteca, che è andato a incidere proprio sul personale in appalto della ditta Sisar, riducendo già in un primo momento l’orario di servizio al pubblico che ha comportato la chiusura per alcune ore setttimali della mediateca e della biblioteca di San Paquale». «Per quanto riguarda, invece, il divieto di assunzione a seguito dei pensionamenti – aggiunge ancora il comitato – la situazione non e arrivata oggi inaspettatta, ma era già not all’amministrazione comunale da circa un anno. Poteva, perciò, essere adottata come soluzione quella di riassegnare la somma tagliata l’anno precedente, essendoci già la ditta appaltatrice. Anche su questa questione l’assessora parla di un futuro appalto per la mediateca, separando i due servizi che invece sono un “unicum” affidato alla Sisar, lasciando supporre che si debba bandire un altro appalto, cosa illegale in quanto c’è già una ditta affidataria». «Se fosse stata adottata la soluzione che abbiamo appena descritto – conclude il comitato – non si sarebbe mai arrivati alla riduzione dell’orario di servizio, creando disagio e malessere tra i tanti utenti, locali e turisti. Infine, l’assessore che dice “incontreremo gli esponenti del comitato in data da concordare”. Ci chiediamo quando, poiché “concordare” prevede comunque un primo incontro».(m.b.)

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