La Nuova Sardegna

Olbia

archeologia  

Per la prima volta il castello di Molara aperto ai visitatori

OLBIA. Il tempo finalmente è stato clemente e dopo due eventi rimandati a causa del forte vento, sabato scorso si è svolto l’ArcheoGo al castello di Molara, organizzato dalle associazioni culturali...

11 dicembre 2019
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OLBIA. Il tempo finalmente è stato clemente e dopo due eventi rimandati a causa del forte vento, sabato scorso si è svolto l’ArcheoGo al castello di Molara, organizzato dalle associazioni culturali “Larathanos” e “Molara”. Per la prima volta in assoluto il castello è stato mostrato e spiegato nel corso di un evento culturale che per motivi organizzativi, tutela e sicurezza del sito archeologico, è stato organizzato a numero chiuso. L’isola ha accolto i fortunati venticinque partecipanti in una tiepida mattina di leggero maestrale, che non ha ostacolato le operazioni di imbarco/sbarco nei due viaggi sul gommone partito da Cala Finanza, a Loiri Porto San Paolo. Giunti all’approdo il presidente della associazione culturale Molara, Diego Gaia, insieme con i soci organizzatori, Caterina Canu e Cristian del Vecchio, hanno fatto gli onori di casa offrendo ai presenti un buon caffè e biscotti caserecci. Un benvenuto prima di accompagnare il gruppo fino alle storiche case dei Tamponi, nella parte occidentale di quella che in lingua locale veniva chiamata un tempo Salzài, punto di partenza dal quale Diego Gaia ha accompagnato i partecipanti al castello lungo un sentiero di circa cinque chilometri di incomparabile bellezza, al ritorno del quale è stato servito un pranzo sardo tradizionale presso i caratteristici stazzi dell’isola. Marco Agostino Amucano, presidente della Larathanos e archeologo medievista, ha invece curato la visita guidata sui resti del piccolo fortilizio riferibile probabilmente al periodo bizantino, di cui si è occupato in passato con protratti studi, ed autore di diverse pubblicazioni scientifiche sul monumento poco conosciuto che sorge sulla vetta di Punta Casteddu (a 148 metri sul livello del mare).

L’organizzazione degli Archeo Go proseguirà con la visita all’area archeologica di Santu Miali – Padru, in programma a gennaio. (p.a.)



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