La Nuova Sardegna

Olbia

Cresce il grande fratello, a Palau 42 nuove telecamere

Walkiria Baldinelli
Cresce il grande fratello, a Palau 42 nuove telecamere

Il potenziamento del sistema di videosorveglianza è costato 230mila euro, 36 su un totale di 73 saranno in grado di rilevare le targhe delle auto di notte

15 dicembre 2019
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PALAU. Settantatré telecamere saranno messe in rete per videosorvegliare il paese. Con un intervento di oltre 230mila euro l’amministrazione potenzia i sistemi di controllo per garantire maggiore sicurezza in paese. Non tanto perché si registrano particolari episodi di micro criminalità. Palau è anche un crocevia di automobili, mezzi pesanti, visitatori e turisti: è la porta d’ingresso per la dirimpettaia isola della Maddalena, ha trafficate strade di collegamento con i vicini comuni di Arzachena e Santa Teresa. A Palau i primi occhi elettronici erano stati posizionati nel 2010, alle attuali 31 telecamere se ne aggiungeranno 42. «Alcune sono di nuova generazione – spiega il comandante della Polizia locale, Walter Nieddu -. Saranno posizionate nei punti strategici, come gli ingressi di Palau. Circa 36 consentiranno di rilevare le targhe anche di notte. Sarà così potenziato il servizio di videosorveglianza, per prevenire potenziali reati, ma anche per identificare gli eventuali autori. Insomma, sono un supporto importante per gli interventi delle forze di polizia.

Fra gli obiettivi, c’è anche quello di attivare una rete di collegamento tra i locali presidi del territorio». Tra le nuove 43 telecamere, oltre a quelle per la rilevazione notturna delle targhe, ce ne sono sette che, come le 31 già in funzione, andranno a implementare il sistema di sorveglianza ambientale. «Rappresentano un strumento indispensabile per la prevenzione degli atti vandalici di danneggiamento di beni pubblici e di abbandono dei rifiuti, rendendo il territorio un luogo controllato anche per i veicoli in transito, cosa che da parte degli agenti di polizia locale, considerata la vastità del territorio, risulterebbe impossibile», commenta l’amministrazione comunale. Oltre agli impianti di sorveglianza, la sala operativa di controllo sarà dotata di strumenti hardware e software per lo svolgimento dell’attività di controllo remoto, sia ambientale che per l’archiviazione dei dati letti. L’operazione da 231mila euro è cofinanziata per 70mila euro dalla Regione.
 

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