La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Si è spostata a Cagliari la protesta del Comitato Pro Monte Pino per la ripresa dei lavori sulla strada crollata dopo l’alluvione del 2013. Il cantiere, stando alle rassicurazioni ricevute ieri, dovrebbero riprendere a metà del 2020. Il Comitato assieme al sindaco di Sant'Antonio di Gallura Carlo Duilio Viti e quello di Telti Gianfranco Pinducciu hanno incontrato i vertici di Regione e Anas. «Sia l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Roberto Frongia, che il capo compartimento di Anas Sardegna, l'ingegner Francesco Ruocco ci hanno accolto e ascoltato – spiega Giuseppina Pasella, presidente del Comitato - L'assessore ci ha assicurato che prenderà in mano la situazione e ci terrà informati sulle nuove procedure e sugli iter che si stanno portando avanti per sbloccare il cantiere. L'ingegner Ruocco ha inoltre detto di voler spostare il tavolo delle decisioni sulla strada da Roma a Cagliari, dando priorità 1. Ci ha promesso anche che si provvederà alla messa in sicurezza del cantiere». I sindaci di Sant'Antonio e Telti si dicono soddisfatti della spedizione a Cagliari: «Abbiamo spostato la protesta dalla strada ai palazzi del potere. Regione e Anas ci hanno dato rassicurazioni sulla ripresa dei lavori a metà del 2020. Noi staremo sempre sull’attenti». I manifestanti sono stati ascoltati e supportati anche dai consiglieri regionali galluresi Roberto Li Gioi (5 Stelle), Angelo Cocciu (Forza Italia), Dario Giagoni (Lega) e Giovanni Satta (Psd’Az). (s.d.)