Ora un pool di magistrati indaga sui reati finanziari
Il ruolo dei professionisti e le indagini sempre più complesse della Procura Dibattito al seminario dell’Ordine dei commercialisti e della Guardia di finanza
20 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Maturità e consapevolezza ridefiniscono il ruolo del professionista alla luce del nuovo sistema di norme per contrastare la criminalità economico finanziaria. L’impianto normativo però è complesso (soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio) e le violazioni non mancano. Lo sanno bene al tribunale di Tempio, dove un pool di magistrati lavora in questo campo. Di questo si è parlato l’altro ieri al museo archeologico nel corso del seminario promosso dall’Ordine dei commercialisti di Tempio in collaborazione con il comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari, l’Ordine degli avvocati di Tempio e l’Ordine dei commercialisti di Sassari, col patrocinio del Consiglio nazionale dei commercialisti.
Il presupposto è che la ridefinizione del ruolo del professionista nel quadro delle norme contro la criminalità finanziaria impone di considerare due esigenze: da una parte l’attività investigativa che vede impegnate le forze dell’ordine (in primo luogo la guardia di finanza) e l’autorità giudiziaria, dall’altra i professionisti (commercialisti, avvocati) che hanno ricevuto un incarico ricevuto dal cliente. Ricco l’elenco dei partecipanti al dibattito (moderato dal giornalista della Nuova Sardegna, Marco Bittau) che ha contribuito a fare chiarezza su norme e procedure complesse. Così il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Tempio, Gabriela Savigni, il comandante provinciale della guardia di finanza Giuseppe Cavallaro, il presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Selis. Importante il contributo offerto dai magistrati Luciano Tarditi e Nadia La femina, entrambi nel pool creato dalla Procura di Tempio. Allo stesso modo importante il contributo offerto sul fronte delle indagini dal comandante della Guardia di finanza di Olbia Carlo Lazzari e dal comandante del nucleo di polizia finanziaria della Guardia di finanza di Sassari Paolo Masciocchi. Le ragioni dei professionisti invece sono state supportate dai commercialisti Assunta Cubeddu dell’Ordine dei di Sassari e Sonia Pirotti dell’Ordine di Roma.
Il presupposto è che la ridefinizione del ruolo del professionista nel quadro delle norme contro la criminalità finanziaria impone di considerare due esigenze: da una parte l’attività investigativa che vede impegnate le forze dell’ordine (in primo luogo la guardia di finanza) e l’autorità giudiziaria, dall’altra i professionisti (commercialisti, avvocati) che hanno ricevuto un incarico ricevuto dal cliente. Ricco l’elenco dei partecipanti al dibattito (moderato dal giornalista della Nuova Sardegna, Marco Bittau) che ha contribuito a fare chiarezza su norme e procedure complesse. Così il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Tempio, Gabriela Savigni, il comandante provinciale della guardia di finanza Giuseppe Cavallaro, il presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Selis. Importante il contributo offerto dai magistrati Luciano Tarditi e Nadia La femina, entrambi nel pool creato dalla Procura di Tempio. Allo stesso modo importante il contributo offerto sul fronte delle indagini dal comandante della Guardia di finanza di Olbia Carlo Lazzari e dal comandante del nucleo di polizia finanziaria della Guardia di finanza di Sassari Paolo Masciocchi. Le ragioni dei professionisti invece sono state supportate dai commercialisti Assunta Cubeddu dell’Ordine dei di Sassari e Sonia Pirotti dell’Ordine di Roma.
