Ecco la nuova Maria Rocca sarà intitolata a Maria Lai
di Dario Budroni
Completata la scuola elementare ricostruita in via Vicenza dopo l’alluvione Il consiglio d’istituto vota l’artista, cade la candidatura della mamma dell’emiro
21 dicembre 2019
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OLBIA. Da Maria Rocca a Maria Lai. La scuola elementare costruita in via Vicenza con i soldi della solidarietà del post alluvione non sarà intitolata a Sheika Mozah Bint Nasser, mamma dell’emiro del Qatar. Lo si era intuito fin da subito, quando la proposta del sindaco Settimo Nizzi aveva scatenato una valanga di polemiche impossibile da ignorare. Il consiglio d’istituto ha votato per il nome di Maria Lai, la grande artista di Ulassai che ha scritto importanti pagine della storia dell’arte internazionale. In realtà, sarà l’intero l’istituto comprensivo di via Vicenza a essere intitolato all’artista nata 100 anni fa. Compresa la scuola elementare «nuova Maria Rocca». Ma le novità non finiscono qui: il Comune ha appena terminato i lavori per la mensa, la sala polivalente e l’area gioco, realizzate per arricchire la struttura.
Nuovo nome. L’istituto comprensivo, che unisce materne, elementari e medie, porterà il nome di uno dei personaggi sardi più illustri di sempre: Maria Lai. La proposta è stata votata dal consiglio d’istituto e sarà presto ufficializzata alla città. Di conseguenza avrà un nome anche l’elementare costruita al posto della vecchia Maria Rocca, l’istituto divenuto il simbolo dell’alluvione del 2013 e nel frattempo riaperto dal Comune. Svanisce così l’idea avanzata nell’inverno del 2018 dal sindaco Nizzi, che, in occasione della visita in città dell’ambasciatore del Qatar, aveva annunciato di voler dedicare la nuova scuola alla mamma dell’emiro. L’intenzione del sindaco era quello di “ringraziare” il Qatar per gli investimenti in Gallura. Un’idea che era stata però bocciata dal grosso della comunità olbiese, visto che la struttura era stata costruita e arredata grazie a una maxi maratona di solidarietà promossa da Nuova Sardegna, Fondazione di Sardegna, Meridiana fly, Banco di Sardegna, Bper, Banca di Sassari, Acri, Optima sim, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.
Nuovi spazi. Nel 2017 il Comune aveva stanziato alcuni fondi per realizzare due strutture non comprese nel progetto iniziale della nuova Maria Rocca: una sala polivalente e una mensa, che sono state appena terminate. «La mensa sarà inoltre la prima della città ad avere una lavastoviglie – spiega Sabrina Serra, assessora comunale alla Pubblica istruzione -. In questo modo cominciamo a eliminare la plastica dalle scuole. Dove si potrà, faremo la stessa cosa anche negli altri istituti cittadini. Stiamo inoltre procedendo con l’arredo della sala polivalente, che potrà essere utilizzata anche dalle associazioni e dal resto del quartiere, al momento sprovvisto di uno spazio di questo tipo». Durante le vacanze natalizie sarà poi realizzato un tunnel che unirà le diverse strutture scolastiche di via Vicenza. In via Civitavecchia, invece, stanno per essere conclusi i lavori della nuova scuola dell’infanzia costruita stavolta con i soldi donati da Tg La7 e Corriere della Sera.
Area gioco. Inoltre il Comune, che ha speso complessivamente quasi 2 milioni di euro, ha realizzato un’area gioco nel cortile interno della nuova Maria Rocca. «In una parte sarà realizzato un orto didattico, il resto dell’area è stato invece coperto da un colorato pavimento antitrauma – sottolinea l’assessore –. Non abbiamo preso in considerazione l’idea del prato perché si sarebbe presto rovinato, visto che stiamo parlando di un’area-giochi. Abbiamo anche abbattuto tutte le barriere architettone».
Nuovo nome. L’istituto comprensivo, che unisce materne, elementari e medie, porterà il nome di uno dei personaggi sardi più illustri di sempre: Maria Lai. La proposta è stata votata dal consiglio d’istituto e sarà presto ufficializzata alla città. Di conseguenza avrà un nome anche l’elementare costruita al posto della vecchia Maria Rocca, l’istituto divenuto il simbolo dell’alluvione del 2013 e nel frattempo riaperto dal Comune. Svanisce così l’idea avanzata nell’inverno del 2018 dal sindaco Nizzi, che, in occasione della visita in città dell’ambasciatore del Qatar, aveva annunciato di voler dedicare la nuova scuola alla mamma dell’emiro. L’intenzione del sindaco era quello di “ringraziare” il Qatar per gli investimenti in Gallura. Un’idea che era stata però bocciata dal grosso della comunità olbiese, visto che la struttura era stata costruita e arredata grazie a una maxi maratona di solidarietà promossa da Nuova Sardegna, Fondazione di Sardegna, Meridiana fly, Banco di Sardegna, Bper, Banca di Sassari, Acri, Optima sim, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.
Nuovi spazi. Nel 2017 il Comune aveva stanziato alcuni fondi per realizzare due strutture non comprese nel progetto iniziale della nuova Maria Rocca: una sala polivalente e una mensa, che sono state appena terminate. «La mensa sarà inoltre la prima della città ad avere una lavastoviglie – spiega Sabrina Serra, assessora comunale alla Pubblica istruzione -. In questo modo cominciamo a eliminare la plastica dalle scuole. Dove si potrà, faremo la stessa cosa anche negli altri istituti cittadini. Stiamo inoltre procedendo con l’arredo della sala polivalente, che potrà essere utilizzata anche dalle associazioni e dal resto del quartiere, al momento sprovvisto di uno spazio di questo tipo». Durante le vacanze natalizie sarà poi realizzato un tunnel che unirà le diverse strutture scolastiche di via Vicenza. In via Civitavecchia, invece, stanno per essere conclusi i lavori della nuova scuola dell’infanzia costruita stavolta con i soldi donati da Tg La7 e Corriere della Sera.
Area gioco. Inoltre il Comune, che ha speso complessivamente quasi 2 milioni di euro, ha realizzato un’area gioco nel cortile interno della nuova Maria Rocca. «In una parte sarà realizzato un orto didattico, il resto dell’area è stato invece coperto da un colorato pavimento antitrauma – sottolinea l’assessore –. Non abbiamo preso in considerazione l’idea del prato perché si sarebbe presto rovinato, visto che stiamo parlando di un’area-giochi. Abbiamo anche abbattuto tutte le barriere architettone».
